Far Cry Primal - prova
Londra - Quando qualche settimana fa è spuntato in rete il nome di Far Cry Primal, sono stati in molti a chiedersi se potesse essere il fantomatico seguito spirituale di Blood Dragon, eccellente spin-off retro/futuristico del terzo capitolo. E invece no, si tratta del quinto episodio della serie regolare, sviluppato ancora una volta da Ubisoft Montreal con la collaborazione dei team di Shanghai, Kiev e Toronto.
Con questo titolo Ubisoft ha deciso di dare uno strappo alla regola, e creare qualcosa di diverso dai soliti open world contemporanei. Primal è infatti ambientato nell'età della pietra, un'epoca dove l'uomo non solo non è in cima alla catena alimentare, ma dove la prima regola è sopravvivere e difendersi dagli attacchi di feroci animali selvatici e dalle tribù che popolano le terre di Oros, luogo dove si svolge l'avventura.
Il gioco vede protagonista Takkar, un abile guerriero che dovrà viaggiare ed esplorare luoghi sconosciuti con l'aiuto dei suoi compagni a due e quattro zampe. Cosa che abbiamo avuto modo di fare di persona grazie
alla versione preview di Far Cry Primal provata in quel di Londra, e che si è dimostrata promettente nonostante alcuni punti da chiarire.
