No Man's Sky - prova
La ciliegina sulla torta dell'evento londinese di Sony è stata la possibilità di provare per la prima volta No Man's Sky, atteso gioco di esplorazione spaziale in uscita per PlayStation 4. Dopo una rapida presentazione del solito Sean Murray, con la sua barba e l'immancabile camicia a quadri, siamo stati invitati a prendere posto davanti a una delle postazioni disponibili per goderci mezz'ora di gioco. Un po' poco per farci un'idea dell'esperienza che No Man's Sky vorrebbe far vivere ai giocatori, ma comunque abbastanza per avere un assaggio delle meccaniche che ci accompagneranno per ore e ore a spasso nello spazio.
La nostra partita è iniziata su un pianeta dal clima estremamente rigido. Per muoverci lungo la sua superficie inaspettatamente rigogliosa dovevamo affidarci a una protezione termica alimentata da una batteria che si scaricava fin troppo rapidamente per i nostri gusti. Mentre girovagavamo sulla superficie del pianeta catalogando i vari esemplari della flora e della fauna locale, rigorosamente sorvegliati dalle sentinelle elettroniche che controllano che nessuno disturbi gli ecosistemi sui vari mondi dell'universo, un preoccupante "bip" ci avvertiva della graduale perdita di potenza della protezione termica.
Fortunatamente, dopo aver premuto verso il basso il d-pad e aver eseguito una scansione su vasta scala dell'ambiente circostante, abbiamo individuato una struttura artificiale costruita da chissà quale civiltà. Dopo pochi minuti, contando anche sul nostro fido jetpack, abbiamo raggiunto un edificio piuttosto ordinario, all'interno del quale abbiamo trovato l'esponente di una bizzarra razza aliena.
