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The Witcher 3 Wild Hunt - Reloaded

Nella storia del videogioco pochi titoli singleplayer, per essere giocati a fondo in tutti i loro contenuti principali e secondari, sono riusciti ad arrivare a ben oltre cento ore di gameplay. In genere si parla di RPG d'esplorazione e in questa categoria rientrano a pieno titolo i videogiochi in grado di coniugare dialoghi, quest e spostamento per il mondo di gioco. Da aprile 2015 uno dei primatisti di questa categoria è indubbiamente The Witcher 3: Wild Hunt, terzo ed ultimo capitolo della serie fantasy realizzata da un gruppo di talentuosi sviluppatori polacchi rispondenti al nome di CD Projekt RED.



Chi ha seguito l'evolversi della serie ha potuto rendersi conto in prima persona quanto siano cresciuti a livello tecnico e nello storytelling questi bravi sviluppatori di Varsavia: da un primo capitolo di buon livello ma non privo di qualche problema, al successo dell'eccellente The Witcher 2, fino ad un vero e proprio free roaming con una main story gigantesca, decine di sotto-quest e centinaia di missioni opzionali con combattimenti a non finire, ma soprattutto un lavoro di doppiaggio in lingua inglese per un numero spropositato di ore di dialogo che lo pongono nell'Olimpo dei titoli di narrazione insieme alle serie Fallout, Mass Effect e Skyrim.



Al momento della sua pubblicazione The Witcher 3 aveva alzato un comprensibile polverone per l'eccezionale responso di critica e pubblico confermato dalle ottime recensioni e tutta una serie di riconoscimenti che ne certificavano le indubbie qualità. Qualità tuttavia penalizzate da un lancio tutt'altro che privo di problemi visto che immediatamente i forum ufficiali e non si erano riempiti di segnalazioni di bachi ed errori che avevano condizionato il gioco un po' in tutti i settori e su tutte le piattaforme. Wild Hunt è uscito per PC e le due maggiori console e la maggior parte dei bachi erano effettivamente condivisi in modo trasversale.

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7 agosto 2016 alle 10:40