No Man's Sky - analisi comparativa
A questo punto è già ovvio che No Man's Sky ha molti chiari vantaggi su PC. Nelle situazioni migliori, questa versione gira come prevedibile a 60fps (e più) contro i 30fps della versione PS4, gode di un campo visivo più ampio e di un filtraggio anisotropo 16x che rende le texture più nitide. Considerando anche la leggera riduzione del pop-in del terreno, il gioco ha senza dubbio un aspetto migliore, pur non essendo il miglioramento radicale in cui i giocatori PC avrebbero potuto sperare.
Non sono tutte rose e fiori, però. Frame-rate irregolare e crash sono ancora un problema su alcune configurazioni. Questi inconvenienti vengono mitigati da una presentazione generalmente migliore, nonostante differenze discutibili nella qualità di ombre e texture. Ad esempio, portare lo slider del field of view dal valore base di 75 (utilizzato su PS4) a 100, migliora il cono visivo molto ristretto. Modificando il file .ini nella directory di Steam permette di portare questo valore a 140, massimizzando (ma distorcendo sul perimetro) la visuale periferica.
Anche il filtraggio delle texture gode di un notevole miglioramento, con i giusti accorgimenti. Purtroppo, anche con l'arrivo dell'utlima patch, le impostazioni in-game non mostrano molte differenze tra 2x e 16x: il risultato è comunque sfocato, come su PS4. La buona notizia è che si può rimediare tramite il pannello di controllo della GPU: gli utenti Nvidia, ad esempio, possono scavalcare la relativa impostazione del gioco con un altro filtraggio anisotropo 16x. I risultati sono ottimi, con texture molto più nitide da angolazioni strette.
