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No Man's Sky e il marketing delle dimensioni - articolo

Oltre 18 quintillioni (cioè un 18 seguito da 30 zeri) è il numero (presunto) dei pianeti presenti in No Man's Sky; un numero pubblicizzato all'inverosimile da Hello Games, la casa di sviluppo indipendente dietro al progetto, e da Sony, che si è assicurata l'esclusiva su console, e ha offerto supporto promozionale. Oltre 18 quintillioni è, verosimilmente, anche il numero delle parole spese a parlare di questo gioco dalla stampa specializzata e non; No Man's Sky è, infatti, uno dei rari esempi di videogioco che salta all'onore delle cronache non per i contenuti violenti ma per una sua effettiva caratteristica.



No Man's Sky è ormai conosciuto come "il gioco che permette di esplorare un universo" (così è stato presentata da testate come Time e The Atlantic) e i più informati sanno che oltre a viaggiare da un pianeta all'altro, bisogna anche uscirne vivi. L'esperienza offre infatti una componente d'azione e sopravvivenza in prima persona, atta a rimpolpare l'ossatura spaziale a generazione procedurale.



No Man's Sky è uscito nei negozi ed i giudizi sono stati piuttosto discordanti: la media sugli aggregatori di voti è del 7 (su 10) e i videogiocatori sono rimasti perlopiù ammaliati dalla presenza di un cosmo immenso e quasi senza limiti, ma al contempo delusi da una certa ripetitività del sistema di gioco e degli scenari. Come ogni esperienza video-ludica che porta con sé una marea, anzi, un universo di aspettative, si è scritto tutto e il contrario di tutto: No Man's Sky è tanto esteso quanto divisive continueranno ad essere le opinioni di critici e giocatori in merito.

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27 agosto 2016 alle 11:40