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Titanfall 2 - analisi comparativa

Titanfall 2 è uno sparatutto in prima persona a 60 fps e sulla carta potrebbe non sembrare particolarmente speciale. Dopotutto, è l'elemento caratteristico che definisce l'esperienza di Call of Duty, lo standard che è arrivato a dominare gli sparatutto in prima persona di alto livello su console, al punto che i concorrenti a 30 fps si sono dovuti evolvere per essere alla pari. Nella fattispecie, sia Battlefield che Halo sono entrati nel club dei 60 fps. A rendere però diverso e speciale Titanfall 2, è che riesce non solo a raggiungere i 60 fps, ma a mantenerli costantemente. È davvero bello e, cosa essenziale, anche durante la più intensa azione in multiplayer, è sempre eccezionale da giocare.



Le prestazioni in questo gioco sono importanti perché sono una parte integrante del suo essere. Le meccaniche in questo titolo sono eccezionali: inizia con un'interfaccia estremamente essenziale tra il giocatore e il gioco, e l'impegno per la minor latenza possibile. La buona notizia è che questo elemento, così importante dell'esperienza, è praticamente identico sia su PlayStation 4 che su Xbox One.



L'attenzione del team per i dettagli sulle piattaforme va oltre le sole impostazioni di rendering. Respawn ha ottimizzato i movimenti del gioco in base al controller che si sta usando, e non ha implementato un sistema uguale per tutti. La gestione dell'inerzia e delle zone morte è azzeccata, a prescindere dal sistema su cui si sta giocando. Titanfall 2 gestisce incessantemente i nostri input con una precisione assoluta e, cosa fondamentale, fornisce un feedback eccezionale. Il combattimento melee è un esempio molto significativo: l'animazione, la fisica e l'audio si uniscono producendo un risultato molto soddisfacente nel caso di un'audace uccisione da vicino.

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7 novembre 2016 alle 10:40