Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Metrico+ – Recensione

Publisher: Digital Dreams Developer: Digital Dreams
Piattaforma: PS4 Genere: Platform / Puzzle Giocatori: 1 PEGI: 3 Prezzo: 13,99 €
Il titolo targato Digital Dreams lo avevamo già recensito in versione “tascabile”, per la piccola di casa Sony, PlayStation Vita. A distanza di qualche tempo, gli sviluppatori ci riprovano con una versione “potenziata” dello stesso gioco pensato, però, per PlayStation 4. Cosa cambia, e vale la pena giocarci per chi già ha sborsato denari per l'edizione precedente?



Infografiche e libertà



Ma facciamo un piccolo passo indietro e partiamo dalle basi. Che cosa è Metrico. Metrico è un puzzle/platform game ambientato in un mondo minimale fatto di angoli, grafici, linee e tante altre cose in linea di massima noiosissime. La scommessa degli sviluppatori è proprio questa, rendere tutta questa “roba” interessante e, se possibile, pure divertente. Come? Attraverso un personaggio, guidato dal giocatore, che si sposterà in sei diversi livelli pieni di enigmi da superare, piattaforme da saltare (aumentate in questa versione migliorata per dare maggiore vivacità) e via dicendo.



Il nostro (o la nostra, visto che è selezionabile anche il personaggio femminile) con il semplice spostarsi o saltare alzerà o abbasserà piattaforme o le sposterà in orizzontale; ciò che faremo, influenzerà direttamente il mondo di gioco, con il rischio di dovere ripartire dall'ultimo checkpoint (questi ultimi piuttosto frequenti, per fortuna) nel caso di mosse sbagliate. Inoltre acquisiremo mano a mano abilità speciali, come quella di teletrasportarsi, sparare un colpo, fare rimbalzare quest'ultimo, sostituirsi ad un nemico e così via. Di pari passo aumenterà anche la difficoltà degli enigmi, rendendo le cose più interessanti senza mai scadere nel frustrante, per fortuna; sotto questo profilo va fatto un plauso ai ragazzi di Digital Dreams, destreggiatisi ottimamente in un campo molto ostico quale è quello del game design.



PlayStation Vita, però, con tutte le critiche che le si possono fare, era ed è una console molto interessante sotto il profilo hardware, a partire dal fatto che offre una fotocamera e touchscreen anteriore e posteriore, ad esempio (ad averne fatto uso in maniera magistrale è stato Tearaway). Uno strumento del genere permette agli sviluppatori di sbizzarrirsi per quanto riguarda diversi aspetti del gioco, che può fare affidamento su questi mezzi; così, il passaggio ad una versione casalinga ha comportato la necessità di “standardizzare” in qualche modo l'esperienza ludica, dato che chi ha un PlayStation 4, per interagire con quanto succede a schermo, può fare affidamento quasi esclusivamente sui tasti del DualShock. Se indie fa rima con originalità, dunque, da questo punto di vista si è perso qualcosa, anche se sono stati introdotti due nuovi mondi con caratteristiche uniche proprio per sopperire a queste lacune.



Aggiungiamo che una volta completati i nemmeno troppo lunghi mondi, o meglio livelli, non vi rimarrà altro da fare che provare a scovare i 18 collezionabili sparsi per il gioco (piuttosto originale la meccanica con cui li sbloccherete: dovrete muovere le piattaforme in modo tale da comporre certe figure non corrette, in realtà, per procedere nel livello stesso, cosa che vi obbligherà a un po' di pensiero laterale) oppure darvi alla modalità speedrun; in ogni caso però i vostri sforzi saranno inutili o quasi, dato che non riceverete alcuna ricompensa.

Continua la lettura su www.playstationbit.com

4 febbraio 2017 alle 15:30

Condiviso da popcornking e un altro.Piace a 3 persone

 

https://www.youtube.com/watch?v=5ltwWj46 …
Mi piacerebbe un sacco sapere quale canzone cominci a 0:41, ma ancora non l'ho trovata....help please :(

 

@Jack River Purtroppo girando su vari siti (incluso quello ufficiale) mi dicono che la colonna sonora non è riprodotta da alcuna parte, se non appunto in-game...a questo punto me lo metto in wishlist e via asd