Get Even - prova
Quando dopo ventidue anni di carriera credi di averle viste tutte, quando ormai i seguiti e i cloni si susseguono senza soluzione di continuità, fa un certo piacere scoprire che ti stai sbagliando. Che non hai visto davvero tutto e che c'è ancora qualcuno capace di stupirti con una formula di gioco inedita. Quel qualcuno si chiama Get Even e l'occasione per scoprirlo ce l'ha offerta il Winter Level Up, l'evento svedese durante il quale Bandai Namco ha presentato la sua line-up.
Tutto inizia con noi che dobbiamo trovare una ragazza scomparsa. Siamo Cole Black, un ex militare precipitato in una spirale di alcol e droga. La sua voce fuori campo commenta quello che accade su schermo con una intonazione hard boiled e tutto all'inizio sa di già visto. Anche il motore grafico, che con la sua scarsa conta poligonale e delle texture slavate, sembra essere uscito direttamente da una PlayStation 3.
Poi però s'inizia a giocare davvero e le cose si fanno interessanti. A nostra disposizione abbiamo infatti uno smartphone che ci offre una serie di abilità. La prima ci permette di effettuare una scansione della location in cui ci troviamo, facendo apparire dal nulla degli oggetti che saranno gli indizi nella nostra ricerca. Dico dal nulla perché inizialmente crederemo che si materializzino direttamente dal passato.

Garth Brown
finalmente torna a farsi vedere. Era da un po' che non sentivo sue notizie.
loci the stray
Si, ma o lo fanno in VR o non ha senso.