The Witcher 3 e l'arte della distruzione
Non so chi lo abbia giocato, ma quanto meno per me il finale di The Witcher 3 è stato sconvolgente, un vero tuffo al cuore. Non perché sia bello, filosofico o quel che volete, ma perché, perdonate l'uso del termine, è una merda. Uso questa parola perché è quella che rende meglio il tutto. The Witcher 3 è, personalmente, un capolavoro. Poche volte mi è capitato di avere tra le mani un videogioco così potente sotto quasi tutti i punti di vista. Eppure quel finale non si spiega. Dopo un lavoro di scrittura ed art design eccezionale, quel finale lì, messo così, è brutto, brutto, brutto. Privo di pathos, privo di emozioni: come detto prima, un finale di cacca. Ma andiamo, con ordine, a spiegare…Read More...

NoctisLucis
Sì chiama arte dell'immaginazione quella.
Nel signore degli anelli ad esempio, quel che succede dopo nella terra di mezzo viene spiegata attraverso appendici.
Al lettore si lascia dunque l'immaginazione di quello che è accaduto, provocando in esso un forte senso di nostalgia e attaccamento.
Stessa cosa per il finale di the Witcher 3. Quelle vignette finali di spiegano quello che è accaduto in base alle tue scelte, ma sta al giocatore aggiungere immaginazione in quelle scene.
Bisogna anche attivarlo il cervello, l'immaginazione è una bella cosa, non è che qualsiasi fatto di una storia vi debba essere spiattellato in faccia per filo e per segno.