Abbiamo testato la prima ora di Prey su PS4 e Xbox One - analisi comparativa
Bethesda ha recentemente pubblicato una versione demo del suo nuovo titolo Prey che, in modo efficace, ci ha dato la possibilità di provare la prima ora del gioco completo. Dopo che lo sviluppo si era bloccato nel tentativo di realizzare un sequel del gioco originale, Prey è stato rifatto da zero da Arkane Austin. Ciò che si è ottenuto è una rivisitazione della formula resa famosa da titoli come System Shock e BioShock. Il rinnovamento porta con sé anche una nuova tecnologia, nello specifico il CryEngine, una scelta sorprendente se si tiene conto del successo di Bethesda con i motori di sua proprietà idTech e Void.
Il CryEngine è una piattaforma potente ma la sua storia su console non è sempre stata particolarmente positiva. Evolve funzionava bene nel complesso, ma altri titoli hanno risentito di un frame rate oscillante, tempi di caricamento lunghi o addirittura di entrambi i problemi. In linea generale, il motore su PC ci permetterà di assistere a cose meravigliose ma la tecnologia non sembra particolarmente fatta su misura per le console, sia che si parli di PS4 che di Xbox One.
Tuttavia, dopo aver trascorso un po' di tempo con Prey, siamo rimasti colpiti dal modo in cui è stato utilizzato il CryEngine e dal fatto che, in questo caso, le prestazioni siano stabili. Per essere chiari però, il fascino di Prey risiede nel suo game design, mentre dal punto di vista grafico a volte si ha come l'impressione che sia un po' datato (anche se vi ricordiamo che si è trattato solo dell'inizio del gioco). Il titolo però offre delle mappe molto grandi da esplorare sostenute da un design artisticamente valido. Si tratta di un prodotto che appare in tutto e per tutto diverso dagli altri titoli finora realizzati con il CryEngine e sembra girare bene su entrambe le console. In questo caso troviamo inoltre la classica differenza di rendering: 1080p su PlayStation 4 e 900p su Xbox One.
