No Man's Sky è finalmente diventato il gioco che tutti aspettavano?
E' passato poco più di un anno dal lancio, alquanto insoddisfacente, di No Man's Sky. Il titolo che, in assenza di alternative su PlayStation 4, avrebbe portato a suo modo quello che invece stavano facendo già da tempo Elite: Dangerous e Star Citizen su PC.
A modo suo! Specifichiamolo. Perché No Man's Sky poteva essere il compromesso tra la pura e fredda simulazione di Elite Dangerous, caratterizzata dai combattimenti, fisica delle navicelle realistica, politiche commerciali e pvp, con una più tranquilla esplosione di colori e di esplorazione di pianeti che avrebbe dovuto attirare anche i giocatori più scettici e meno portati ad avere sensazioni positive con questo genere di videogiochi.
E' il 10 agosto 2016 e No Man's Sky tradisce molte delle aspettative dei giocatori, arrivano migliaia di richieste di rimborso su Steam e gli sviluppatori sono increduli e mortificati all'idea. Per molti, una ghiotta occasione sprecata, forse a causa di un'uscita troppo precoce, quando i contenuti ancora non erano sufficienti per farlo apprezzare all'utenza. Ma parliamoci chiaro, No Man's Sky già al suo esordio non era affatto un titolo da buttare, ha indossato quella maschera a causa delle aspettative che si erano create mesi prima del suo rilascio.

Con il Foundation e il Pathfinder update, i pochi che riuscirono a cogliere quanto di buono in No Man's Sky furono finalmente premiati con contenuti inediti e soprattutto qualcosa di nuovo da fare. Due aggiornamenti che fecero intravedere un cambio di rotta rispetto all'idea principale di “Viaggio” per cui No Man's Sky nacque. La possibilità di avere tre nuovi veicoli terrestri per l'esplorazione del pianeta, di poter costruire una base e avere una nave cargo utile al commercio, con tanto di stanze e corridoi in stile base mobile.
Quello per cui invece nasce questo articolo è Atlas Rises, l'update rilasciato qualche giorno fa che mette insieme tutti i pezzi di un puzzle fin troppo complicato. 30 ore circa di nuovi contenuti legati a The Awakening, una nuova storia spalmata su tutto l'universo, che vi farà riscoprire tutti gli aspetti di No Man's Sky spesso sottovalutati e, finalmente, l'accenno ad una primissima modalità multiplayer, che in futuro potrebbe diventare molto più importante.

La grafica è stata migliorata e rivisitata sottotraccia in ogni singolo upgrade, raggiungendo stabilità e pulizia di immagine, con tante nuove caratteristiche come la profondità di campo e i godrays, novità grazie alle quali il comparto tecnico risulta ancora più spettacolare rispetto al passato.
Se lo avete odiato, forse non riuscirete mai a farvelo piacere, ma sappiamo che laggiù c'è qualcuno che ride sotto i baffi, e il primo è sicuramente Sean Murray. Chi ha dato fiducia a Hello Games è stato premiato con il duro lavoro del team di sviluppo che in un solo anno di vita ha rilasciato update a dismisura e tre contenuti importanti. Non è un caso che il gioco abbia registrato un'impennata nelle vendite, proprio in seguito ad Atlas Rises.
No Man's Sky è ancora vivo e vegeto ed ora è molto più vicino al gioco che tutti (o la maggior parte) aspettavano un anno fa, vale la pena dargli una nuova possibilità? Per noi, assolutamente si.
