Assassin's Creed Origins – Hands On
Nel corso di questa Gamescom abbiamo avuto modo di provare Assassin's Creed Origins, nuovo capitolo della famosa serie di Ubisoft, presentatosi anche qui in ottima forma. La demo, messa a disposizione dalla software house francese, ha permesso di farci un idea piuttosto precisa di tutte le modifiche che il team di sviluppo ha apportato ad un gameplay che incominciava seriamente a sentire il peso degli anni. Il sistema di combattimento si presenta, infatti, molto più vario e dinamico rispetto al passato grazie anche all'introduzione di tutta una serie di armi, che donano non poca varietà all'esperienza di gioco. Sempre a proposito di quest'ultimo la schivata laterale e le brutali esecuzioni finali tornano anche in questo nuovo capitolo, ora più spettacolarizzate rispetto al passato. Tuttavia le novità piu grandi introdotte sono un mondo aperto quasi liberamente esplorabile sin dall'inizio ed una componente ruolistica molto più stratificata e complessa. Il feeling, pad alla mano, ci ha ricordato non poco quanto potuto apprezzare in altri esponenti dello stesso genere, la sensazione infatti è che il passaggio al genere dei giochi di ruolo d'azione abbia giovato e non poco all'intera esperienza di gioco. La direzione artistica si conferma come una delle più affascinanti viste all'interno della saga, con villaggi e oasi che si alternano senza soluzione di continuita alle vastissime lande del deserto egiziano.
L'introduzione del falco, al posto del tradizionale occhio dell'acquila, non ci ha convinto molto in quanto risulta macchinoso nell'utilizzo, ma soprattutto poco funzionale in termini di gameplay visto e considerato gli ampi spazi aperti in cui vi ritroverete a vagare. La storia è ambientata nel periodo del regno di Cleopatra, più precisamente nel 48 a.C. e vi ritroverete a combattere niente meno che l'Impero Romano, nonostante all'inizio non vi sia una reale rivalità fra i due regni. Con Origins dunque, il team di sviluppo ha scelto di riproporre il confronto/scontro tra civilità come avvenne già ai tempi delle avventure di Altair, tra Crociati e Musulmani. Altra cosa che ci ha colpito e non poco, è osservare come ogni cosa all'interno del gioco, da quella più ‘fantasy‘ a quella più realistica sia perfettamente amalgamata con tutto il resto.
La missione da noi provata consisteva nel salvare la vita ad un prete ingiustamente accusato di aver rubato della mercanzia, per provare la sua innocenza, ci siamo dunque messi ad esplorare i dintorni alla ricerca di prove che potessero effettivamente smentire le ingiuste accuse. Dopo qualche combattimento contro delle guardie e una breve e fugace esplorazione sottomarina riusciamo finalmente a trovare le merci marcanti e riportarle al legittimo proprietario. Nonostante le modifiche apportate al gameplay, chi ha giocato tutti i capitoli della serie potrebbe aver pad alla mano una sgradevole sensazione di dejavù, ebbene se ciò dovesse capitare ignoratela. Questo nuovo Assassin's Creed rappresenta un'ottimo punto di partenza per una serie che iniziava seriamente a risentire del peso degli anni, complice anche un congenito, ma per fortuna superato, ipertrofismo.
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