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Wolfenstein II: The New Colossus - prova

Wolfenstein II: The New Colossus sta venendo su bene. Gli sviluppatori di Machine Games hanno già dato prova (per due volte) di saper maneggiare con sapienza la storica licenza. Una licenza che non è stata riutilizzata in maniera scolastica, ma è stata riveduta, corretta e potenziata in modo da essere nuovamente moderna, così da incontrare i gusti del grande pubblico ed essere immediatamente riconoscibile sul mercato.



Nessun altro sparatutto in prima persona in arrivo nei prossimi mesi, infatti, mescola in maniera altrettanto sapiente fasi di azione con momenti di narrazione che saltuariamente sfociano pure nell'avventura. Non siamo ai livelli di un Bioshock, decisamente più spostato verso i giochi di ruolo, ma nel prossimo gioco di Machine Games si troveranno tanti momenti diversi incastrati tra di loro in maniera stilosa e dal ritmo incalzante.



In una missione ci troveremo in un corridoio a far fuori le orde di nazisti che ci correranno incontro, nell'altra staremo sfuggendo ad una colossale macchina nemica nascondendoci nei tanti angoli bui di una grossa piazza. Nel mezzo, a cucire tutte queste sparatorie, potremmo trovare una passeggiata nel bel mezzo di una cittadina americana, come descritto nelle precedenti anteprime, o nel bel mezzo di un'accesa discussione con un capo della resistenza a ritmo di jazz tra una gragnola di colpi che sibilava sulla testa di un Blazkowicz poco impressionato dal contesto e decisamente più provato dall'alcol bevuto nel frattempo.

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26 settembre 2017 alle 16:10