Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Sea of Thieves, sotto sotto, è un gioco di ruolo con carta e penna - articolo

In questi ultimi giorni ho giocato parecchio a Sea of Thieves e la sensazione è quella che si prova quando ci si imbarca in una nuova ed emozionante relazione, senza riuscirsi a capacitare del perché i propri amici non sono contenti per noi come avremmo desiderato. Un'inebriante combinazione d'incredibile entusiasmo frammisto a quella leggera sensazione di essere ridicoli. Intendiamoci, non è una condizione che mi preoccupa, visto che sto continuando a passare dei piacevoli momenti, ma mi fa domandare cosa esattamente mi attiri tanto da mettere tutto il resto da parte.



La principale lamentela che fino ad ora è stata rivolta a Sea of Thieves è che si tratta di un gioco molto semplicistico: ti consente di affrontare tre tipologie di missioni e ti getta in un vasto mondo a ripeterle fino alla nausea. È una descrizione brutale, anche se suona veritiera, ma è anche uno dei motivi per cui sto trascorrendo momenti così belli. Sea of Thieves non fa nulla per nascondere la sua natura: si presenta con una struttura basilare, offrendo al giocatore tutti gli strumenti necessari a sopravvivere e lasciando che possa divertirsi come vuole. In fondo, ha la stessa essenza di un gioco di ruolo con carta e penna.



Esattamente come un gioco con carta e penna, il tempo in Sea of Thieves è speso dal giocatore ad interpretare un personaggio archetipico, complessivamente definito. Come qualunque giocatore di ruolo sa, tutta la differenza è nel modo in cui si entra in quella parte: l'unica fregatura di Sea of Thieves è che tutti giocano interpretando lo stesso archetipo.

Continua la lettura su www.eurogamer.it

7 aprile 2018 alle 12:50