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E3 2018: Fallout 76 - anteprima

C'è un risvolto del nostro mestiere che è piuttosto intrigante. Ossia quello di sapere spesso con largo anticipo i giochi che verranno annunciati all'E3. In epoche di leak come questa, però, dove ci sono giornalisti e infuencer pronti a buttare alle ortiche la loro professionalità in cambio di un'effimera impennata degli accessi, i publisher hanno iniziato a farsi sospettosi.



Ed allora che mentre una volta si prenotavano gli appuntamenti all'E3 sapendo con esattezza cosa si andava a vedere, ora accade sempre più spesso che il publisher ti dica che "guarda, ho da proporti un appuntamento per un gioco davvero grosso, che però non posso dirti cos'è". Che fare in questi casi: fidarsi oppure no? Perché alla fine è tutta una questione di fiducia reciproca. Se il PR non si fida di te, o comunque lo fa ma preferisce dormire tranquillo la notte, il gioco non te lo dice. Ma se tu non ti fidi del PR, il dubbio è che ti voglia imbucare all'appuntamento di un gioco che poi, a ben guardare, non è così importante. Lui però potrà sempre farsi bello col publisher dicendo di aver portato il giornalista (o la testata) importante a vedere un gioco poco appetibile.



Nel caso di Bethesda è difficile che venga proposta una sola, ma tra un possibile nuovo The Elder Scrolls, un nuovo Wolfenstein o un Doom, le possibilità di cadere in piedi erano elevate. Anzi, in questo caso il publisher americano ci ha stupito, perché a ben vedere Fallout 4 ha solo pochi anni sulle spalle e sinceramente non pensavamo fosse già il momento di un nuovo capitolo. E invece siamo qui parlare non di Fallout V, come sarebbe stato lecito attendersi, bensì di Fallout 76.

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11 giugno 2018 alle 21:10