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Publisher di Red Dead Redemption 2: "i videogiochi single player non sono neanche vicini a morire"

I videogiochi come servizio si moltiplicano col passare dei mesi e sembra che i publisher abbiano colto la tendenza proponendo ai giocatori sempre più titoli di questo tipo, anche se una fetta di utenza continua a sostenere la superiorità dei single player e teme per la loro sopravvivenza.



Nonostante quindi i videogiochi multiplayer spopolino al momento, di recente sono state molto apprezzate da critica e pubblico alcune produzioni che mettono al centro dell'esperienza una campagna e una trama, basti pensare a God of War e all'imminente Red Dead Redemption 2, uno dei videogiochi più attesi degli ultimi anni. Come riporta Wccftech Take-Two, il publisher di questo seguito, si è recentemente potuto esprimere sulle questione nelle parole del suo CEO Straus Zelnick, che ha spiegato con fermezza come i videogiochi single player abbiano ancora un futuro.



"Storicamente, nell'entertainment, le persone adottano posizioni di questo tipo, ma ci sono anche altre persone che dicono che non funzionerebbe se non è free-to-play e battle royale", afferma Zelnick. "Ci sono persone che affermano questo, e lo fanno senza peli sulla lingua. Tendo a non crederci. Il single player per come la penso non è morto, non ci è neanche vicino. Le aziende che credono di sfuggire al duro lavoro di costruire una storia e i suoi personaggi arrivando direttamente al denaro con un multiplayer non andranno lontano. Sarei sorpreso se succedesse."

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20 giugno 2018 alle 19:00

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Il problema é che ora, alcune aziende videoludiche si sono persuase del fatto che il gioco in single player stia declinando solo perché si parla spesso di Battle Royale e modalità multiplayer ma a ben guardare, un gioco solo multiplayer, privo di una storia, non garantisce altrettanta presa come la campagna in single player. Sicuramente é fonte di irritazione maggiore, in certi casi