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MGW 2018: The Division 2 - prova

Dopo averlo scoperto e provato all'E3 di quest'anno, abbiamo avuto modo di rivestire i panni degli agenti di The Division 2 alla Milan Games Week 2018, ospiti dello stand Ubisoft. L'oneroso compito che grava sulle spalle di Massive e gli altri team impegnati sul progetto è quello di risollevare il brand dopo un primo capitolo che, da una parte, ha saputo portare meccaniche interessanti per i giocatori, ma dall'altro li ha caricati di tante aspettative non sempre soddisfatte. Abbiamo scambiato anche qualche parola con il team di comunicazione italiano, che ci ha raccontato di avere intenzioni diverse per la gestione del titolo, figlie soprattutto dei feedback ricevuti negli anni sul primo capitolo.



Prima però ci siamo tuffati nell'azione dinamica e frenetica nella nuova ambientazione di The Division 2, ovvero Washington D.C., martoriata, sfregiata e modificata radicalmente dalla piaga che aveva afflitto prima New York. Siamo molto lontani dalla gelida e spettrale Grande Mela di qualche anno fa. Non che la capitale sia più viva nel senso letterale del termine, ma toni e palette, almeno per quanto riguarda la build provata, sono decisamente più caldi, quasi avessero ripreso l'atmosfera tropicale di Ghost Recon.



Lo Snowdrop Engine in versione aggiornata fa ancora un'ottima figura e riesce anche questa volta a colmare gli ambienti di gioco di props e dettagli particellari in modo realistico e spettacolare, nonostante The Division 2 riproponga l'intera città e favorisca le zone esterne e molto ampie. Uno scenario decisamente diverso rispetto a quanto proposto dagli stretti vicoli di New York City. L'ottimo risultato è il lavoro di ben cinque studi di proprietà Ubisoft oltre a Massive Entertainment, compresi Reflections e RedStorm.

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7 ottobre 2018 alle 10:40