Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Sid Meier's Civilization VI (Switch) - recensione

La serie di Sid Meier's Civilization, nonostante sia sempre stata relegata all'ambiente PC, non ha bisogno di presentazioni. Sin dai suoi albori Civilization ci ha dato la possibilità di essere uno dei grandi condottieri del passato e di esercitare un potere assoluto grazie al quale condurre il proprio popolo dalla preistoria alla conquista dello spazio.



Partendo da un semplice villaggio e un soldato, i giocatori più abili saranno in grado di costruire imperi sconfinati, eserciti imbattibili e mandare in orbita i primi coloni spaziali. Il tutto modificando di volta in volta la storia.



Le piramidi possono essere costruite a Roma così come la Grande Muraglia può proteggere i confini vichinghi dalle invasioni barbariche. C'è persino la possibilità che Gandhi, nella realtà uno dei più fulgidi simboli di pace e fratellanza, nel gioco si trasformi, per via di un bug ormai divenuto leggenda, nel più guerrafondaio tra i leader. In questo modo ogni partita reinventa sé stessa e si gioca sempre a metà strada tra il rigore storico e la fantasia più sfrenata.

Continua la lettura su www.eurogamer.it

20 novembre 2018 alle 10:40