Battlefield 5: abbiamo testato il ray tracing, la nuova frontiera della grafica
Battlefield 5 è arrivato su PC, accompagnato dal nostro primo assaggio della rivoluzione nel campo della grafica per videogiochi: il ray tracing in tempo reale delle nuove GPU della linea RTX di Nvidia. È un momento davvero importante sotto molti aspetti e un fenomenale traguardo tecnologico, non solo per il nuovo hardware che rende possibile tutto questo, ma anche per gli ingegneri di DICE che si sono impegnati con il ray tracing in tutta la sua gloria.
La rivoluzione visiva, però, va di pari passo con la realtà dell'implementazione (ricordiamoci che si tratta di una patch alpha che gira su hardware di prima generazione). Il ray tracing in tempo reale rimane ancora pesantemente esigente in termini di potenza computazionale e le performance sono tutt'altro che ideali ma si tratta, ad ogni modo, di una tecnologia emergente con una serie di ottimizzazioni in arrivo. Abbiamo parlato con DICE direttamente e conosciamo il tipo di strategie che lo sviluppatore sta adottando per raggiungere livelli di frame-rate più alti.
Alla fine di questo articolo di analisi, infatti, troverete la nostra intervista approfondita con il rendering engineer di DICE, Yasin Uludağ, che ha trascorso l'ultimo anno a lavorare, insieme al suo collega Johannes Deligiannis, all'implementazione del ray tracing in Battlefield 5. Prima di tutto, però, vale la pena dare un'occhiata all'analisi tecnica di Battlefield 5 su PC che trovate nel video embeddato qui sotto, principalmente per avere un assaggio del gioco nella sua incarnazione del day one e per avere un'idea di come il ray tracing scala nei quattro preset disponibili: basso, medio, alto e ultra. La raccomandazione di DICE, al momento, è di selezionare il settaggio basso del DXR per questioni legate alle performance generali e il risultato è comunque fantastico. Ma cosa accade alla qualità del ray tracing scorrendo tra i vari settaggi?

The Barbaro
beh ancora agli albori, ma credo che sia una cannonata