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Guacamelee! 2 (Switch) - recensione

DrinkBox Studio ha in Juan il suo campione, e il miglior lottatore sulla piazza ha già fatto sfoggio di destrezza anche su Switch. Per nulla stanco, è pronto a ritornare sul ring Nintendo in un secondo titolo più grande, rifinito, e intenzionato ad espandere cosmicamente il mondo di pugni, luchadores, polli e guacamoles.



Il buffo protagonista silenzioso, padre di famiglia fuori forma, questa volta si troverà ad affrontare la disgregazione del multiverso. Non si tirerà indietro, e insieme alla sua compagna d'avventure Tostada, lo spirito della maschera che gli ha donato il potere di spaccare tutto, cercherà di fermare il temibile Salvador, lanciandosi a capofitto nei portali della Timeline più Oscura del Mexiverse.



Piccolo inciso, per ricordare e riconfermare i pregi della - oramai - serie. "Guacamelee! Super Turbo Championship Edition", la versione completa d'espansioni del primo capitolo, è stato un gioco unico, e qualcuno avrà già avuto modo di provarlo da ottobre (o ancor prima, per esempio, su Wii U). Se pensiamo che ha ormai ben cinque anni, le sue meccaniche inaspettate e i suoi momenti Beat'em up gli danno - ancora oggi - un'identità forte, persino più di quanto riesca l'atmosfera vivace, desertica ed esoterica che tra cactus, psichedelia cromatica e folli suplex accompagna l'esplorazione del Messico.

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10 dicembre 2018 alle 18:00