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Le storie segrete di Metro - articolo

La stazione è abbandonata, i binari sono coronati da una montagna di spazzatura. Ci sono libri, mobili, giornali, biciclette rotte, busti di eroi dimenticati, oggetti del vecchio mondo che prendono polvere. Forse anche gli oggetti hanno dei ricordi? In questa stazione, le persone vedono delle cose. Artyom ha una visione di due uomini anziani che discutono di dio e del destino, fumando shisha, mentre un gatto dorme pigramente accanto a loro. Omero ha visto le cose com'erano un tempo: il binario affollato di pendolari nell'ora di punta, le eleganti carrozze simili a fantasmi che scivolavano sulle rotaie. E Hunter ha visto se stesso, o almeno una parte di sé, in cui preferirebbe non riconoscersi.



Siamo a Polyanka, la cosiddetta "Stazione del Destino", in cui alcuni fortunati viaggiatori ricevono in dono delle visioni o incontrano il fato. Alcuni di loro credono a queste storie, altri invece sostengono che si sia trattato semplicemente di una perdita di gas alla stazione che ha causato loro delle vivide allucinazioni: in Metro, realtà e mistero sono due facce della stessa medaglia. Ma la storia di Polyanka è solo una delle tante che compongono il mondo della serie di Metro di Dmitry Gluhkovsky, un franchise che è si è sviluppato a partire dai libri per poi continuare con tre giochi e un universo espanso.



A vent'anni da un'apocalisse nucleare, la gente è costretta a vivere nella metropolitana di Mosca, avendo preferito uno strano santuario sotterraneo alle radiazioni della superficie. "È un impero fatto di miti e leggende", così lo descrive uno degli anziani della Polyanka, e tutto quello che ciascuno di noi deve fare è seguire i binari per ascoltare storie di sensitivi, città segrete, cannibali, vermi giganti e libri magici. I romanzi di Metro sono pieni di dicerie, ma alcune delle storie più folli non hanno mai trovato posto nei giochi, perciò prendete una panca compagni, che ve ne racconto qualcuna.



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17 marzo 2019 alle 10:40