Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Rage 2 – Recensione

Otto anni dopo il primo Rage, Bethesda Softworks torna con il seguito dell'interessante sparatutto a tema post-apocalittico del 2011 (vi serve un ripasso? Trovate qui la nostra recensione). Dalle scelte di sviluppo pare proprio che l'intento della casa di sviluppo, nota per i capitoli di Elder Scrolls e di Fallout, fosse quello di innestare uno sparatutto ancora più adrenalinico e folle in un ampio e divertente free roaming. Saranno riusciti nell'intento? Scopriamolo insieme.



https://i2.wp.com/www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2019/05/Rage_2_recensione_002.jpg?resize=600%2C338&ssl=1



Lo spunto (o pretesto) narrativo



In apertura del gioco, una voce narrante riassume brevemente il passato della Terra; nel 2029 la collisione con un enorme asteroide ha segnato la fine della civiltà e la devastazione del pianeta. Il Progetto Eden ha permesso a una parte di umanità di salvarsi, interrando Arche (unità conservative criogeniche) pensate per riemergere solo dopo secoli in condizioni favorevoli, per cominciare la ricostruzione.



Il generale Martin Cross però aveva preventivamente sabotato il progetto per far riemergere solo le Arche con persone a lui fedeli, con lo scopo di costituire un regime dispotico, ovvero l'Autorità. I piani del generale comunque, non sono andati del tutto a buon fine: molte altre Arche sono riemerse, popolando la Zona devastata di qualunque genere di sbandato oltre che di un tenace gruppo anti-Autorità, la Resistenza. La fine del primo Rage aveva portato alla distruzione definitiva dell'Autorità proprio per mano della Resistenza… o almeno così pareva.



Scopriamo infatti che la voce narrante è quella di un redivivo generale Cross il quale, dopo trent'anni di fatiche, ha ricostruito l'Autorità. Il suo scopo non è cambiato, anzi. Sentendosi invincibile, muove guerra alla Resistenza per sistemare i conti una volta per tutte.



https://i2.wp.com/www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2019/05/Rage_2_recensione_001.jpg?resize=600%2C338&ssl=1



Dritti nella mischia!



Avrete capito che la trama è poco più di una scusa, uno sfondo non troppo importante per mettere in moto il gameplay e, anche in questo caso, non ci si perderà in minuzie. Ci ritroveremo nei panni di Walker, un soldato della Resistenza; pad alla mano, dovremo scegliere il sesso del nostro personaggio, scelta puramente estetica e poco incisiva considerato che la visuale è in prima persona.



A questo punto verremo catapultati nella mischia: nella missione che ci farà da tutorial dovremo difenderci dall'incursione dell'Autorità, imparando le meccaniche alla base del gioco. I comandi sono quelli degli sparatutto più diffusi, anche i neofiti potranno padroneggiarli con facilità.



Le armi da fuoco (avremo a disposizione da subito pistola e fucile d'assalto) sono ovviamente l'ossatura del combattimento, i vari gadget invece (bombe e wingstick all'inizio) ci consentiranno un vantaggio tattico. Dopo poco otterremo anche la tuta da Ranger, soldato scelto della Resistenza: si tratta di tecnologia pre-impatto conservata nelle Arche, definita infatti “arcaica”. Nel corso del gioco dovremo ricercare e confrontarci con questa antica tecnologia, che ci garantirà un vantaggio incredibile nel mondo post-apocalittico che esploreremo.

Continua la lettura su www.playstationbit.com

31 maggio 2019 alle 13:10

Condiviso da popcornking.Piace a 4 persone