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Com'è stato portato The Witcher 3 su Nintendo Switch? - intervista

”Come ci sono riusciti?”. Questa domanda continua ad essere la più comune quando parliamo dei porting dei giochi più complessi su Switch, nonostante gli sviluppatori abbiano più volte dimostrato una grande maestria nel superare l'enorme gap di potenza tra PS4 e l'ibrida di Nintendo. Qualcuno, però, potrebbe obiettare che, fino ad oggi, non c'è mai stato un porting ambizioso come quello di The Witcher 3, il gioco creato da CD Projekt RED e la cui trasposizione è stata curata da Saber Interactive. Si tratta di un gioco immenso che può offrire oltre 100 ore di gameplay in un enorme mondo aperto e il suo arrivo su Switch non comporterà alcun taglio in termini di contenuti.



Abbiamo già pubblicato le nostre impressioni sul gioco nella nuova versione per Switch e, dopo qualche ora di test, possiamo dire di esserne davvero impressionati. Sì, ovviamente ci sono parecchi compromessi e riduzioni (proprio come tutti gli altri porting 'miracolosi' visti sull'ibrida di Nintendo) ma è, a tutti gli effetti, The Witcher 3. Infatti, siamo di fronte a una nuova conversione del gioco di CD Projekt RED che, per la prima volta, approda su hardware portatile.



Alcune settimane fa, durante un evento dedicato alla stampa presso il quartier generale inglese di Nintendo, abbiamo avuto l'opportunità di provare con mano il gioco e scambiare qualche parola con il senior producer di CDPR, Piotr Chrzanowski. In questa dettagliata intervista, abbiamo parlato delle prime fasi di questa incredibile conversione, di come il gioco e le sue espansioni siano stati compressi in una cartuccia da 32GB e di come gli asset e i contenuti del titolo siano stati trasposti su Nintendo Switch.



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8 settembre 2019 alle 12:10

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