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Fallout 76: il caso Fallout 1st infiamma la rete e i giocatori organizzano delle proteste all'interno del gioco

E mentre il caso Fallout 1st, il programma ad abbonamento di Fallout 76, continua a far parlar di sé, i giocatori stanno organizzando delle vere e proprie proteste all'interno del titolo.



Per chi non lo sapesse, pochi giorni fa Bethesda ha annunciato un nuovo servizio ad abbonamento per l'MMO, chiamato appunto Fallout 1st, che consente di avere accesso ad una serie di vantaggi, tra cui la possibilità di giocare su un server privato, una funzione richiesta a gran voce già da prima del lancio del gioco. Per 15 euro mensili o 120 euro annuali, l'abbonamento permette anche di avere una serie di atomi da utilizzare nel negozio oltre ad emote, icone e altri bonus.



Non solo a molti fan questo annuncio non è andato giù, visto l'esoso prezzo dell'abbonamento a netto dei numerosi bug che hanno afflitto e ancora affliggono il gioco, ma addirittura il servizio è afflitto da gravi problemi. Ad esempio i "server privati" non sono poi così privati (altri giocatori hanno accesso al server senza un invito purché sia ​​nella lista degli amici dell'host) e molti utenti segnalano la scomparsa di oggetti dai loro inventari.



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27 ottobre 2019 alle 11:20