Non solo Cyberpunk 2077: anche i rinviati Marvel's Avengers e The Last of Us Parte 2 necessiteranno di crunch
La notizia del rinvio di Cyberpunk 2077, spostato dal 16 aprile al 17 settembre, ha lasciato l'amaro in bocca a molti videogiocatori, i quali si ritrovano ora a dover aspettare ben cinque mesi extra, prima di poter provare l'ennesima fatica di CD Projekt RED.
Se non altro, molti avevano tirato un sospiro di sollievo nel sapere che il team ha preferito rinviare l'uscita, invece di lanciare un prodotto incompleto o difettoso e, si supponeva, che con tutto questo tempo extra, gli sviluppatori avrebbero potuto terminare il gioco con relativa calma. Purtroppo, le cose non stanno così: CD Projekt aveva infatti confermato subito dopo che il team si sarebbe dovuto sottoporre ad un lungo periodo di crunch da qui all'uscita, per poter terminare il tutto nei nuovi tempi. Crunch, per chi non lo sapesse, è il periodo di tempo prolungato che costringe i dipendenti a lavorare ben oltre le normali ore lavorative.
In sostanza, il rinvio non è servito ad agevolare la vita degli sviluppatori e, anzi, ne ha prolungato l'impegno, quando invece dovrebbe accadere l'opposto. Come purtroppo ha svelato Jason Schreier di Kotaku, questo non è un problema sorto esclusivamente con Cyberpunk 2077.
