Final Fantasy VII Remake - recensione
Non vi è dubbio che Death Stranding e Final Fantasy VII Remake siano stati due fra i giochi più attesi di questa generazione, fin dal momento del loro annuncio. La controversa opera di Hideo Kojima ha avuto dalla sua la geniale campagna marketing guidata dall'autore stesso attraverso le piattaforme social, oltre ovviamente alla curiosità del pubblico circa una nuova IP in arrivo dalla mente e dalle mani del padre dell'incredibile Metal Gear Saga.
Final Fantasy VII Remake, dal canto suo, è senza ombra di dubbio il più ambizioso progetto mai concepito da Square Enix (e SquareSoft), ma anche il più pericoloso: riproporre oggi, a distanza di oltre 20 anni, una nuova versione del Final Fantasy di maggior successo della saga, non è sicuramente cosa da poco.
E per non perdere la fiducia dei fan dopo aver annunciato che l'intera storia sarebbe arrivata con una pubblicazione episodica (o meglio, "in parti"), Square Enix avrebbe davvero dovuto compiere un piccolo miracolo. Ossia un gioco tanto innovativo quanto nostalgico e rispettoso, in grado di far contenti - più o meno - tutti.
