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The Last of Us: Part II è ancora polemica. Questa volta per la violenza e la possibilità di uccidere i cani

Non sono di certo giorni semplici per The Last of Us: Part II e l'ultima cosa di cui il titolo di Naughty Dog ha bisogno sono nuove polemiche riguardo qualche aspetto del gioco. Però le polemiche non sembrano mancare mai e questa volta a far discutere è un elemento completamente nuovo che nel primo capitolo non era presente: i cani.



Come svelato nella prova del gioco, i cani sono una minaccia molto temibile per Ellie perché sono in grado di percepire la sua presenza e di sentirne l'odore costringendo il giocatore a rivedere le proprie tattiche e a scelte molto complicate. I cani d'altronde si possono uccidere ma eliminarli non sarà assolutamente una cosa da poco anche dal punto di vista emotivo. Del materiale marketing condiviso da GameStop è diventato virale e sta facendo discutere con parecchie critiche perché delinea un approccio decisamente molto violento nei confronti dei cani definendolo come se fosse qualcosa di "entusiasmante" degno di far parte della sezione "Perché GameStop è eccitato per The Last of Us: Part II".



"Una delle nuove feature più importanti è la presenza dei cani. Questi cani sono nel gioco per seguire il vostro odore e vi attaccheranno non appena vi avranno individuato. Il gioco non ci va leggero e non devia dal fatto che giocando nei panni di Ellie lottando per la sopravvivenza sia necessario uccidere i cani. Bisogna anche considerare che ogni cane ha un proprietario che chiamerà il proprio animale e urlerà in preda alla disperazione e alla rabbia nel caso in cui dovesse trovare il proprio animale senza vita. Siete stati avvisati".



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8 maggio 2020 alle 11:20