Fortnite diventerà il nuovo Second Life? - editoriale
Un videogioco così trasformativo al punto che, pochi anni dopo il suo debutto, siamo qui a parlare di un potenziale metaverso virtuale dove le persone, oltre che giocare, ascoltano concerti e guardano film. Non è un nuovo progetto, bensì Fortnite, che Epic Games continua a plasmare sempre di più in qualcosa di nuovo e contemporaneamente di già visto.
L'etichetta di videogiochi, anzi, gli sta ormai molto stretta: è un social network, una piattaforma di marketing; un metaverso dove gli utenti possono entrare soltanto per vivere l'equivalente virtuale di esperienze che, soprattutto durante la pandemia, non riscontrano dal vivo. Oppure per esperirle in un modo che le nuove generazioni auspicano: interattive e multimediali.
Fortnite è un Second Life del nuovo millennio, un luogo in cui entri e fai cose. Non serve sparare né costruire nella modalità Party Royale del gioco, motivo per cui i vari concerti, da Marshmello a Travis Scott, o i crossover con Star Wars e la proiezione dei trailer cinematografici, si tengono in questo modo.

Pigna
per me va bene tutto ma i concerti così no dio m