Fallout 76 - Reloaded
Quando si parla di Fallout 76, il rischio di dire qualcosa di sbagliato è sempre dietro l'angolo. Prequel della serie principale, nonché il primo titolo multiplayer rilasciato da Bethesda nel 2018, Fallout 76 è ambientato venticinque anni dopo la guerra nucleare che ha devastato la Terra e ha spinto gli abitanti a vivere in rifugi antiatomici, al sicuro dalle radiazioni e dalle creature che imperversano la Zona Contaminata. I più sfortunati sono morti o si sono trasformati in mutanti e ghoul. Ma si sa, la guerra non cambia mai, citando Fallout 3 e tempi sicuramente più lieti.
Abbandonando Boston e il deserto del Nevada, stavolta le vicende sono ambientate nella regione di "Appalachia", in West Virginia. Il primo trailer, accompagnato dalle note di "Take me home, Country Roads" di John Denver ha generato un hype sconfinato con la forte speranza che Fallout potesse tornare agli antichi fasti, dopo un Fallout 4 non entusiasmante. Purtroppo, nulla è servito a salvare Fallout 76 dalla critica di settore e da un vasto esercito di appassionati indignati per lo stato pietoso in cui il gioco era stato rilasciato. E infatti nella nostra recensione avevamo spiegato cosa fosse andato storto. L'esperienza era stata considerata poco coinvolgente e divertente a causa di alcune contraddizioni causate dal suo animo multiplayer, che ben poco c'entravano con la serie canonica. Ad averne però forgiato il fato nefasto è stato il giorno di lancio, che non è stato nemmeno lontanamente all'altezza delle aspettative.
Fallout 76 è a tutt'oggi ricordato per i bug e i server instabili, per dimenticanze gravi sotto il punto di vista del gameplay, che non si conforma al multiplayer e alle meccaniche basilari che hanno fatto della serie un pilastro degli RPG postatomici. C'era solo la possibilità di interloquire con i sintetici, avviare le missioni e svolgerle, portarle a compimento andando a intaccare quel grado di immersione tipico del franchise, di cui abbiamo tessuto le lodi negli scorsi anni. Se non altro, rammentiamo con simpatia un videogiocatore che ha innescato tre bombe nucleari contemporaneamente facendo cadere il server, generando in automatico un quantitativo tale di meme nelle settimane successive al lancio da bastare per tutto il postvendita.
