Dungeons & Dragons: Dark Alliance - recensione
Dungeons and Dragons nel corso degli anni ha creato un multiverso vasto e complesso, composto da moltissimi piani di esistenza e mondi diversi, creando svariate opzioni per gli appassionati del gioco da tavolo, e senza dubbio anche per il mondo digitale.
Ma nonostante tutta questa libertà di scelta, passando da mondi popolati da draghi ad ambientazioni sci-fi fantasy, Forgotten Realms sembra essere di gran lunga il più sfruttato degli scenari, con innumerevoli giochi all'attivo (la saga di Baldur's Gate e di Neverwinter giusto per citarne due) e una pletora di libri volti ad espandere sempre più questo universo, aggiungendo spessore a personaggi famosi e una scelta sempre più vasta di luoghi da esplorare.
Proprio da uno di questi libri (scritto da R. A. Salvatore nel 1988), nacque il personaggio principale di Dark Alliance, l'elfo scuro Drizzt Do'Urden, e il suo gruppo di amici composto da Wulfgar il barbaro, Bruenor il sovrano del clan nanesco Battlehammer e Cattie-brie, arciere umana figlia adottiva di Bruenor e con un legame affettivo molto forte per Drizzt.
