Outer Wilds – Recensione

Dopo tre anni dall'uscita su PC e su Xbox (su cui è stata un'esclusiva temporale) il gioco spaziale Outer Wilds approda anche sulle console di ultima generazione. L'aggiornamento grafico su PlayStation 5 è gratuito per chi possiede già il gioco base e permette di avventurarsi tra le stelle a 60 fps e 4K. Inoltre l'espansione Echoes of the Eye è compresa. Se volete saperne di più riguardo questa edizione, leggete la nostra recensione completa!

Il tempo e lo spazio sono concetti relativi

L'impostazione di Outer Wilds è stata, considerando gli anni della sua uscita, piuttosto originale. Infatti lo schema narrativo di questo gioco è formato da loop temporali di ventidue minuti. In questo lasso di tempo avremo a nostra disposizione l'intero cosmo da esplorare. Questa manciata di minuti possono sembrare pochi e fugaci, ma vi assicuriamo che accadranno davvero tante cose… Scaduto il conto alla rovescia l'intero sistema solare collasserà su se stesso e ci riporterà all'inizio di un nuovo loop, stessa cosa accadrà se andremo incontro a una prematura dipartita. Il nostro obbiettivo finale sarà quello d'interrompere queste infinite ripetizioni e impedire così la fine dell'universo conosciuto, o almeno dovremo provarci. Per scongiurare questa catastrofe astronomica potremo avvalerci delle conoscenze di un'antica razza che ha colonizzato i pianeti attorno a noi, i Nomai.

In questo open world saremo liberi di esplorare lo spazio servendoci degli ultimi ritrovati tecnologici costruiti dalla nostra gente, sfrecciando su una solida e affidabile (o quasi) astronave costruita su misura per noi. Grazie al computer di bordo raccoglieremo una serie d'indizi che non andranno perduti all'inizio del novo loop e saremo così in grado di ricostruire incredibili storie, trovare affascinanti reperti e capire cosa ha portato all'estinzione i Nomai, forse sarà proprio questa la chiave per salvare il nostro pianeta. Difficile dirvi di più senza fare fastidiosi spoiler, ma vi possiamo assicurare che sarà proprio la storia e i suoi colpi di scena che si sveleranno tassello dopo tassello e pianeta dopo pianeta a tenerci incollati a Outer Wilds.

Lo spazio non è così sconfinato

Scegliere dove andare e quale pianeta visitare è lasciato alla nostra ispirazione. Alcune indicazioni su dove recarci le potremo ricavare dal nostro computer di bordo. Cercare di dipanare le storie che si formeranno e che si intrecceranno tra loro sarà una grossa soddisfazione. Così come arrivare su un pianeta e risolvere i puzzle ambientali presenti per accedere a bellissime aree con strutture incredibili e scorci mozzafiato. Il tutto è addirittura migliorato in questa versione, grazie alla solidità grafica che abbiamo riscontrato su PlayStation 5. I tentennamenti tecnici nella precedente versione sono forse uno dei pochi difetti che si poteva imputare ai ragazzi di Mobius Digital Games.

I comandi per muoversi con la nostra navicella sono semplici ed essenziali e vi prenderemo rapidamente confidenza dopo pochissimi viaggi. Anche spostarci sui vari pianeti sarà un'esperienza interessante e sempre diversa. Infatti dovremo tener conto della forza gravitazionale di ogni corpo celeste che visitiamo e far attenzione a usare oculatamente il carburante della nostra tuta. Oltre a farci bastare l'ossigeno durante l'esplorazione, che però potrà essere ricaricato in caso incontrassimo degli alberi in giro.

Arrivare in tutti gli anfratti presenti in Outer Wilds non sarà una cosa così scontata e dovremo tenere in considerazione molti fattori per liberare l'accesso a tutte le aree. Infatti dovete sapere che i vari pianeti del sistema solare si influenzano tra loro, anche se sono a distanze astronomiche. Quindi se sposterete qualcosa su un pianeta potreste influenzare una struttura su di un altro, attenzione quindi perché i rompicapi presenti non sono così semplici come possono sembrare a prima vista. Anzi, alcuni sono piuttosto arzigogolati e non sempre sarà facile capire cosa fare per risolverli. Fortunatamente ad alcuni anni dall'uscita del gioco potrete trovare assistenza in tantissimi forum o video presenti in rete, quindi non disperate.

Che novità porta questa edizione?

Grandi cambiamenti non ci sono stati in questa nuova versione di Outer Wilds. Anche perché il gioco era praticamente perfetto, ciò di cui ci si poteva lamentare erano solo i problemi grafici. Ma in questa edizione gli sviluppatori hanno sistemato anche quest'aspetto e abbiamo appurato che la versione per PlayStation 5 gira a 60 fps e 4K in maniera impeccabile. Non ci sono cali di frame rate o altri problemi, il capolavoro è totale.

Le musiche presenti si alternano con i suoni che produrremo durante l'esplorazione e quelli nativi delle lande aliene. I brani che a volte partono in automatico rendono l'atmosfera incredibilmente evocativa e ci accompagnano nelle incredibili scoperte in maniera perfetta. Riguardo questo ambito gli sviluppatori non dovevano modificare nulla e non l'hanno, giustamente, fatto. Una piacevole aggiunta, invece, è stata l'espansione Echoes of the Eye che ora è compresa nel pacchetto. Questo seguito aggiungerà qualche piacevole ora di gioco alla ventina che impiegheremo a esplorare tutto l'universo di Outer Wilds.

Trofeisticamente parlando: raggiungere il Platino sarà una vera avventura spaziale

Per conquistare il trofeo di Platino di Outer Wilds vi consigliamo semplicemente di giocarvi questo spettacolare titolo e godervi il viaggio che intraprenderete. Forse non sbloccherete tutti i trofei arrivando alla fine del gioco, ma potrete sempre recuperare le coppe che vi mancano leggendo il nostro elenco trofei. Trovate quali cose non avete fatto e ponetevi rimedio, così il nuovo e scintillante trofeo farà bella mostra nella vostra bacheca.

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