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Su Age of Empires: la stanza dei Re

Per gli amanti di Age of Empires II, entrate se avete il gioco e fateci sapere se vi va di organizzare qualche partita!

I Coreani

  • Unita' speciale : carro da guerra (arcieri su carro) , nave testuggine
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  • Bonus squadra : gittata mangani , onagri e onagri d'assedio + 1
  • Tecnologia riservata : gittata + 1 sui mangani e onagri
  • Osservazioni militari : upgrates delle torri gratuito ; gittata delle torri + 1 eta' dei castelli , + 2 eta' imperiale
Spoiler · MostraNascondiProprio mentre l'Europa entrava nell'età buia delle invasioni barbariche, l'attuale Corea era divisa in tre diversi regni in lotta fra di loro: Koguryo a nord, Paekche a sud-ovest e Shilla a sud-est. Nel VII secolo, grazie all'alleanza con la Cina, il regno di Shilla sconfisse gli altri due, quindi si liberò anche dei vecchi alleati cinesi. Il potere centrale del regno, però, si disgregò sotto i colpi delle lotte intestine che caratterizzarono i secoli VIII e IX. La Corea venne riunificata nel X secolo sotto il regno di Koryo e nel 993 riconquistò i territori aldilà del fiume Amnok, che segnava il confine con la Cina. Tuttavia, nel 1170 la nobiltà al potere fu estromessa da un colpo di stato che consegnò il Paese nelle mani dell'esercito per sessanta anni.

Nel 1231 ebbero inizio le invasioni mongole, che portarono 30 anni di guerre. I Mongoli erano spesso impegnati su altri fronti, in Cina soprattutto, ma ebbero forza sufficiente per imporre nel 1258 la pace alle loro condizioni. Sotto la dominazione dei Mongoli il regno di Koryo poté conservare la propria tradizione e cultura, dimostrando la propria superiorità sugli invasori con il fiorire di tutte le arti.

Attorno al 1400 si verificò una serie di importanti eventi: la riforma terriera, la nascita di una nuova amministrazione pubblica, il tramonto del Buddismo a favore dell'ascesa del Confucianesimo. Tutto ciò favorì l'affermazione del regno di Choson, che avrebbe guidato la Corea fino al XX secolo. La politica e la cultura che si svilupparono sotto il regno di Choson furono profondamente influenzate dalla Cina. La Corea ebbe importanti sedi di studio e insegnamento, soprattutto dopo il 1234, anno dell'invenzione dei caratteri mobili e della tecnica tipografica di stampa.

Il più importante testo coreano dell'epoca Choson tratta dell'invasione dei samurai giapponesi avvenuta nel 1592. Il progetto giapponese era più grande e puntava addirittura alla conquista della Cina. Sebbene in sette anni di combattimenti avessero devastato gran parte della penisola, i Giapponesi furono infine costretti alla resa: la loro flotta non era più in grado di garantire il controllo del mare e quindi vennero a mancare i rifornimenti e i rinforzi provenienti dal Giappone. Il grande ammiraglio coreano Yi Sun Shin fu l'artefice del successo in questa guerra contro il Giappone. Una delle chiavi della supremazia navale coreana fu l'introduzione delle navi testuggine, primo esempio nella storia di vascello corazzato in grado di resistere ai colpi di cannone. I Giapponesi non seppero trovare un rimedio adeguato contro queste lente ma potenti navi e, alla fine, furono costretti a capitolare.

I Franchi

  • Unita' speciale : lanciatore d'ascia (fanteria)
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  • Bonus squadra : campo visivo cavalleria + 2
  • Tecnologia riservata : gittata lanciatori d'ascia + 1
  • Osservazioni militari : costo di castelli - 25% ; resistenza ai colpi della cavalleria + 20%
Spoiler · MostraNascondiNella prima parte del V secolo i Franchi cominciarono a espandersi dalla loro sede lungo il fiume Reno, verso sud, penetrando nella Gallia, l'odierna Francia, sottoposta al dominio romano. Ma, a differenza delle altre tribù germaniche, non si trattò di emigrazione, bensì di una campagna di conquista. Un loro capo, Clodoveo, sconfisse le ultime armate romane in Gallia e nel 509 unificò il regno, annettendo buona parte dell'Europa occidentale. Nei mille anni successivi il regno dei Franchi si espanse trasformandosi gradualmente nell'attuale nazione francese.

Com'era costume, alla morte di Clodoveo il regno fu diviso fra i quattro figli. Ne seguirono secoli di guerre intestine, mentre i diversi aspiranti al trono lottavano per la successione. Alla fine del VII secolo la dinastia merovingia (cioè dei discendenti di Clodoveo) era sovrana soltanto di nome. Agli inizi dell'VIII secolo Carlo, tramandatoci dai nemici stessi con il soprannome di "Martello" per il suo coraggio, divenne consigliere di palazzo, cioè la figura nascosta che deteneva di fatto il controllo del potere. Dopo aver dotato i Franchi di una prestigiosa cavalleria, nel 732 se ne servì per sconfiggere a Poitiers gli invasori musulmani provenienti dalla Spagna settentrionale, fermando per sempre l'avanzata dell'Islam da sud-ovest.

Pipino, figlio di Carlo Martello, ricevette dal papa la corona come ricompensa per l'aiuto fornito nella difesa dell'Italia dai Longobardi. Fu il capostipite della dinastia dei carolingi, che ebbe il suo maggiore esponente in Carlo Magno, re dal 768 all'814. A quest'ultimo si deve lo sviluppo di un autentico impero e la rinascita culturale e artistica del mondo occidentale. L'impero carolingio fu diviso fra i nipoti e successivamente ripartito in due regni distinti. Quello d'occidente si trasformò nel regno di Francia, in cui il sovrano perse gradualmente il controllo politico. Il potere centrale crollò infatti sotto la pressione delle guerre civili, dei conflitti di confine e dei predoni vichinghi. Per ottenere denaro e soldati, i re furono costretti a fare sempre maggiori concessioni ai proprietari terrieri: i feudi divennero ereditari e i loro signori dominarono su una gerarchia di vassalli. Nel X secolo la Francia era scissa in piccoli regni feudali che agivano come stati indipendenti.

Nel 987 la nobiltà francese elesse re Ugo Capeto, soprattutto perché il suo feudo, che aveva come centro Parigi, era ritenuto debole e presumibilmente poco pericoloso. Ebbe inizio così la dinastia dei capetingi, che nel corso di due secoli rinsaldò il potere centrale, rendendo sicure le strade, ampliando i possedimenti, incoraggiando il commercio e favorendo la nascita di nuove città e di feudi nelle terre libere. L'alleanza con la Chiesa contribuì ad affermare la sua supremazia anche in campo morale, con risvolti culturali, politici e sociali. Con l'abolizione delle cariche governative ereditarie si andò formando una classe di amministratori leali ed efficienti.

A cominciare dal 1180, con Filippo II, tre grandi sovrani fecero della Francia una delle nazioni più importanti d'Europa. Una volta migliorato il funzionamento dello stato, costoro diedero nuovo impulso ai mercati, inaugurarono un efficace sistema di tassazione e rafforzarono la propria posizione al vertice della struttura feudale. L'assemblea nazionale di nuova istituzione, gli Stati Generali, non aveva alcun potere effettivo ed era solitamente ignorata.

Dal 1337 al 1453 ebbe luogo il lungo conflitto noto come Guerra dei Cent'anni, occasionato dalla disputa sull'assegnazione dei possedimenti in terra francese passati alla corona inglese per questioni ereditarie. La vittoria finale della Francia diede lustro alla monarchia, confermando il re come massima forza politica del paese.

I Goti

  • Unita' speciale : huskarl (fanteria)
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  • Bonus squadra : velocita' di lavoro degli alloggiamenti + 20%
  • Tecnologia riservata : creazione di huskarl anche negli alloggiamenti e d aumento di creazione del 50%
  • Osservazioni militari : costo della fanteria in eta' feudale - 25% ; bonus di attacco della fanteria contro costruzioni + 1
Spoiler · MostraNascondiI Goti erano una tribù germanica la cui presenza lungo la frontiera tracciata dal fiume Danubio era nota ai Romani fin dal I secolo d.C. Dispersi sotto la pressione degli Unni provenienti dall'Asia centrale, i Goti cercarono scampo varcando il Danubio e spostandosi nell'Europa occidentale. All'inizio del Medioevo, dopo aver partecipato alla presa di Roma si contesero con gli altri barbari le spoglie dell'Impero Romano d'Occidente.

Nonostante le scarse informazioni in proposito, è noto che Goti erano originari dell'isola di Gotland, nel Mar Baltico e che si divisero in due gruppi durante l'emigrazione verso sud, attraverso l'Europa centrale. I Visigoti, o Goti occidentali, nel II secolo si stabilirono nell'odierna Romania; gli Ostrogoti, o Goti orientali, s'insediarono invece più a est, sulla costa nordoccidentale del Mar Nero. Nel 376 d.C. gli Unni cacciarono dalla Romania i Visigoti, che con circa 60.000 fra uomini, donne e bambini, si spinsero a sud, oltre il Danubio, dove sconfissero un esercito romano inviato da Costantinopoli, per arrivare poi in Italia. Nel 409 saccheggiarono Roma sotto la guida del re Alarico e proseguirono verso nord, fino in Gallia. Ottenuta dai Romani la Gallia sudoccidentale, da qui si espansero arrivando a estendere il loro dominio su tutti i territori oggi occupati da Spagna e Portogallo.

Gli Ostrogoti si sottrassero al dominio degli Unni e seguirono i loro cugini in Italia alla fine del V secolo. L'invasione fu incoraggiata dall'imperatore d'Oriente, che voleva deporre il viceré di origine barbara. Sotto Teodorico, capo del territorio corrispondente all'odierna Svizzera e ai Balcani, nel 488 i Goti entrarono in Italia, completandone la conquista nel 493.

Alla morte di Teodorico (526), il regno non tardò a sfaldarsi. Con il pretesto delle contese per la successione, i Bizantini inviarono nel 536 un esercito comandato dal celebre generale Belisario, sperando così di riconquistare l'Italia e di restaurare l'Impero Romano d'Occidente. La guerra si trascinò lungamente, le campagne furono devastate, imperversavano la peste e la carestia. Nel 552 gli Ostrogoti furono sconfitti una volta per tutte e al volgere del VI secolo, quando l'Italia settentrionale fu invasa da un altro gruppo di barbari, i Longobardi, cessarono di esistere come gruppo separato.

I Visigoti resistettero un po' più a lungo. Alla fine del V secolo il franco Clodoveo li aveva respinti dalla Francia oltre i Pirenei, ma con la sua morte e la frammentazione del regno i conflitti furono temporaneamente interrotti. Nel 711 a sud comparve una nuova minaccia: le armate islamiche sbarcarono dall'Africa settentrionale, distruggendo in quattro anni gli ultimi resti del regno dei Goti.

I Goti sono passati alla storia come il primo popolo che è riuscito a saccheggiare Roma, determinando così il crollo definitivo del mondo antico in Europa. Nonostante ciò, la loro ammirazione per la capitale e i tentativi di preservarla permisero a una larga parte della cultura latina di sopravvivere. Ad esempio, le attuali lingue italiana, francese, spagnola, portoghese e rumena derivano dal latino, influenzato dai successivi colonizzatori, e non dal ceppo germanico, come nel caso dell'inglese.

I Giapponesi

  • Unita speciale : samurai (fanteria)
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  • Bonus squadra : campo visivo galee + 50%
  • Tecnologia riservata : tiro , montaggioe smontaggio dei trabucchi piu' veloce
  • Osservazioni militari : velocita' della fanteria + 25% dopo aver raggiunto l'eta' feudale
Spoiler · MostraNascondiIl Giappone, situato nel punto più vicino a 160 km al largo del continente asiatico, rappresentava una terra di mistero ai confini della civiltà. La popolazione, isolata sia per motivi geografici che per scelta propria, sviluppò una tradizione autoctona che aveva poco in comune con il resto del mondo. Nel periodo corrispondente agli inizi del Medioevo europeo, la raffinata cultura giapponese aveva il suo centro nell'isola principale di Honshu, all'estremità settentrionale del Mare Interno. Attraverso i Monti Hakone, a est, si estendeva la pianura alluvionale di Kanto, unica vasta superficie insulare utilizzabile per la coltivazione del riso. A nord e ad est di Kanto si stendeva la frontiera, oltre la quale vivevano gli abitanti indigeni, insediatisi in queste zone fin dall'era neolitica.

Si ritiene che nel V secolo d.C. la corte Yamato avesse una funzione puramente cerimoniale, in quanto il potere reale era detenuto da clan indipendenti detti <i>uji<i>, i cui capi formavano una sorta di aristocrazia perennemente in lotta per ottenere il controllo effettivo del territorio e del trono.

Nel 536 assunse il controllo il clan Soga, guidato dal primo grande statista della storia locale, il principe Shotoku, a cui si devono le riforme che posero le basi della cultura giapponese per i secoli successivi. Nel 645 ai Soga subentrarono i Fujiwara, che governarono per quasi tutto il periodo Heian, dal 794 al 1185. Essi imposero la riforma Taika (645) per la ridistribuzione delle terre coltivate a riso, istituirono una tassa sulla produzione agricola e crearono la divisione in province. Tuttavia, buona parte del territorio rimaneva ancora fuori dall'influenza e dal controllo imperiale ed era nelle mani dei grandi latifondisti delle risaie. I conflitti fra queste famiglie sfociarono nella guerra civile, a cui fece seguito l'ascesa della classe dei guerrieri.

Come in occidente durante il Medioevo, anche in Giappone il crollo dell'autorità centrale, l'ascesa dei potenti nobili locali e lo scontro con i barbari che premevano alle frontiere contribuirono alla supremazia dell'élite guerriera, i cosiddetti samurai ("coloro che servono"), la cui condizione sociale può essere paragonata a quella dei cavalieri europei. All'aristocrazia si sostituì un governo militare, il cui vertice era occupato dallo Shogun, che alla fine del XII secolo deteneva di fatto il potere politico.

Il samurai viveva secondo norme che ricordavano il codice cavalleresco europeo, fondate sul principio della lealtà al proprio signore. Costui offriva guida e protezione al guerriero che in cambio s'impegnava a una totale obbedienza fino al sacrificio della vita. Attribuendo grande importanza alla stirpe e alle tradizioni familiari, il comportamento dei samurai era sempre improntato all'onore e al coraggio. Poiché saldezza e sprezzo del pericolo erano tra i suoi doveri, andava in battaglia pronto anche a morire: la speranza di sopravvivere gli avrebbe infatti impedito di combattere valorosamente.

Il periodo Kamakura, dal 1185 al 1333, prende il nome da una regione del Giappone dominata da un nuovo clan impostosi dopo la guerra civile. I mongoli cercarono di occupare il Giappone due volte, nel 1274 e nel 1281, ma furono sempre respinti. La seconda di queste invasioni fu evitata da un'improvvisa tempesta che causò gravi perdite alla flotta mongola.

I Maya

  • Unita' speciale : arciere piumato (arciere)
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  • Bonus squadra : costo di mura e palizzate - 50%
  • Tecnologia riservata : guerrieri d'aquila + 40% resisteza ai colpi
  • Osservazioni militari : durata delle risorse + 20% , costo degli arcieri - 10% eta' feudale , - 20% eta' dei castelli , - 30% eta' imperiale
Spoiler · MostraNascondiI Maya abitavano la penisola dello Yucatan, che si estende nei moderni stati dell'Honduras e del Guatemala.
La loro origine risale probabilmente al secondo millennio avanti Cristo, ma l'apice della loro civiltà fu raggiunto tra il 600 e il 900 d.C. Vivevano in territori che non favorivano le attività agricole ed eressero monumenti ed edifici di culto straordinariamente simili a quelli dell'Antico Egitto. Le dimensioni di queste costruzioni risultano tanto più sorprendenti se si considera che la loro religione era relativamente primitiva. Nonostante i risultati impressionanti, anche l'architettura maya era piuttosto arretrata, se paragonata a quelle ben più avanzate che si affermarono nella stessa epoca in altre parti del mondo. Conoscevano la scrittura e la loro lingua è stata decifrata e compresa completamente solo in epoca moderna. Solo tre testi maya sono sopravvissuti e giunti fino a noi, altri innumerevoli vennero distrutti dagli Europei nel timore che potessero contenere incitamenti all'eresia.

I Maya erano molto competenti nelle arti matematiche e astronomiche. La comprensione e la previsione del moto delle stelle e dei pianeti era fondamentale per il calcolo del loro calendario e per la datazione delle principali cerimonie religiose. Vivevano in piccoli villaggi rurali, di cui non è rimasta traccia, che si riunivano ai centri principali in occasione di eventi importanti. La nobiltà guerriera e i sacerdoti detenevano il maggior prestigio sociale.

Il declino dei Maya cominciò nel X secolo, forse a causa dei continui terremoti e delle eruzioni vulcaniche che devastavano e rendevano invivibile il loro territorio. Da allora in poi, la maggior parte dei centri di culto rimase abbandonata. Quando un popolo guerriero proveniente dal Messico Centrale invase il loro territorio, la civiltà maya si disgregò in piccoli gruppi di villaggi nel cuore della foresta pluviale. L'ultima città cadde per mano degli Spagnoli nel XVII secolo, ma ancora oggi nella penisola dello Yucatan vivono circa due milioni di persone di antica origine maya.

I Mongoli

  • Unita' speciale : magundai (arcieri a cavallo)
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  • Bonus squadra : campo visivo esploratori a cavallo e cavalleria leggera + 2 ; velocita' di movimento delle unita' dei laboratori d'assedio + 50%
  • Osservazioni militari : velocita' di tiro degli arcieri a cavallo + 20% ; resistenza ai colpi della cavallerialeggera e degli ussari + 30%
Spoiler · MostraNascondiI Mongoli erano guerrieri nomadi delle steppe dell'Asia centrale, perennemente in lotta l'uno contro l'altro per il controllo dei pascoli e accaniti razziatori delle comunità sorte più a est e a sud. Agli inizi del XIII secolo i loro clan si unirono e cominciarono una campagna di espansione. Sulle orme degli Unni, loro predecessori di un migliaio d'anni, costruirono uno dei più vasti imperi che si fossero mai visti al mondo.

Originari delle pianure a sud del Lago Baikal, nell'attuale Mongolia, all'apogeo della conquista giunsero a dominare un territorio che si estendeva dalla Corea attraverso l'Asia fino alla Russia europea e alla costa baltica, controllando buona parte dell'Asia Minore, dei territori oggi occupati da Irak, Iran, Afghanistan, Pakistan e Tibet, alcune zone dell'India e della Birmania, tutta la Cina e alcune aree del Vietnam.

I clan mongoli furono unificati da Temucin, detto Gengis Khan ("Grande Re"), agli inizi del XIII secolo. La sua ambizione era di sottomettere tutte le terre comprese fra l'Oceano Pacifico e l'Atlantico e non giunse lontano dal farlo. Seguito da un esercito che inizialmente contava solo 25.000 uomini, divenne sempre più forte assoggettando altri nomadi, fino ad attaccare la Cina settentrionale nel 1211. Dopo una campagna che costò la vita a circa trenta milioni di cinesi, conquistò Pechino nel 1215, per poi dirigersi a ovest e prendere Bukhara, grande centro commerciale sulla Via della Seta, nel 1220. La città fu rasa al suolo e gli abitanti vennero massacrati.

Dopo la morte di Gengis Khan (1227), il figlio Ogedei completò l'occupazione della Cina settentrionale e avanzò verso l'Europa. Nel 1240 distrusse Kiev e penetrò in Ungheria ma morì durante la campagna, nel 1241. A quel punto l'intero esercito fu coinvolto nel problema della successione: l'Europa fu risparmiata, mentre i capi mongoli concentravano gli sforzi contro il Medio Oriente e la Cina meridionale. Hulagu, nipote di Gengis Khan, sterminò la setta degli "Assassini" musulmani e prese la capitale islamica di Baghdad nel 1258, trucidando buona parte dei suoi 100.000 abitanti. Nel 1260 un esercito musulmano formato da mamelucchi egiziani, guerrieri di alto rango resi schiavi, sconfisse i Mongoli in quello che è oggi lo stato d'Israele e liberò l'Islam e le sue città sante dalla loro minaccia.

Nel 1279 Khubilai Khan, un altro nipote di Gengis Khan, concluse la conquista della Cina e v'insediò la dinastia Yuan. Nel frattempo i tentativi d'invadere il Giappone furono respinti con gravi perdite nel 1274 e 1281. Nel 1294 Khubilai Khan morì in Cina e l'impero mongolo volse al declino in Asia e altrove. Nel 1368 la dinastia cinese Yuan fu spodestata dai Ming.

Nel decennio 1370-80 un guerriero turcomongolo che si vantava di discendere da Gengis Khan si aprì la strada al comando degli stati mongoli dell'Asia centrale, deciso a ricostituire l'impero. Si chiamava Timur Leng: Timur "lo Zoppo", Tamerlano per gli Europei e "Principe della Distruzione" per gli asiatici. Con un esercito di circa 100.000 cavalieri si spinse in Russia e in Persia, attaccando principalmente gli altri musulmani. Nel 1398 saccheggiò Delhi, uccidendo 100.000 abitanti, e si spostò a ovest. In Siria sconfisse un'armata egiziana di mamelucchi e poi, nel 1402, vinse il forte esercito turco vicino ad Ankara. Ormai prossimo ad annientare l'impero ottomano, cambio all'improvviso nuovamente direzione. Morì nel 1405 mentre marciava sulla Cina. Egli mirava più all'accaparramento di ricchezze tramite i massacri che alla creazione di governi stabili da lasciarsi alle spalle ed è per questo motivo che l'enorme regno ereditato dai figli si disgregò subito dopo la sua scomparsa.

5 aprile 2012 alle 18:27