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Recensione di SimCity

Abbiamo provato a fondo il ritorno del più celebre city builder del mondo videoludico

Nel 1989 un giovane autore di videogiochi, di nome Will Wright, creò SimCity. Si trattava di un videogioco in cui bisognava creare e gestire una città virtuale, affrontando le gioie e i dolori del buon sindaco moderno. Nel 2003 usciva SimCity 4, quarto ed ultimo episodio della fortunata serie. Da allora sono passati dieci soffertissimi anni, che hanno modificato e stravolto il mondo del PC Gaming. Siamo nel 2013 ed è tempo di reboot e remake, tanto che per il ritorno della più acclamata serie di city builder è d’obbligo un nome originale: il nuovo SimCity si chiama semplicemente SimCity.



Dopo i dieci soffertissimi anni…

Con questa breve premessa, installiamo il nuovo SimCity sul nostro PC e notiamo subito che oltre al software Origin di Electronic Arts è necessaria una connessione ad internet sempre attiva per poter giocare. Alla schermata di avvio il gioco ci chiede di selezionare un server al quale connetterci.



Problemi con i serverDurante le prime settimane dal lancio non è stato possibile giocare, i server erano semplicemente troppo pochi rispetto al gran numero di giocatori connessi. Electronic Arts e Maxis hanno progressivamente risolto questo problema e il 19 Marzo, quando abbiamo installato SimCity, la maggior parte dei server erano online e funzionanti. Il publisher si è comunque scusato per l’inconveniente regalando agli utenti un gioco a scelta fra Battlefield 3, Dead Space 3, Mass Effect 3, ecc… (noi abbiamo scelto Battlefield ndr.)

Le nuove possibilità offerte dalla cooperazione multigiocatore

Scelto il server è il momento di scegliere la regione, ovvero l’area di gioco all’interno della quale potremo creare la nostra o le nostre città, i cui cittadini, come ormai saprete, si chiamano "Sim". Le regioni sono morfologicamente preimpostate, non abbiamo alcuna possibilità di intervenire sul terraforming e non possiamo modificare assolutamente nulla, cha si tratti di grandezza dei lotti territoriali o collegamenti stradali. Possiamo però scegliere se giocare da soli, in una regione tutta nostra, oppure condividere la nostra regione con i nostri amici o con qualche estraneo. Inutile dire che questa seconda opportunità amplia di molto le possibilità cooperative offerte ai moderni sindaci virtuali dal nuovo SimCity.



Piccole (forse troppo) città si specializzano

Scelto il lotto e fondata la città siamo di fronte ad una verde prateria collegata al mondo da uno svincolo autostradale. Qui incontriamo il primo terribile limite del nuovo SimCity: i lotti territoriali sui quali edificare le nostre città sono molto più piccoli rispetto al passato. Questi limiti da un lato ci impongono l’obbligo di ottimizzare al meglio l’espansione urbanistica, ma allo stesso tempo minano le nostre mire espansionistiche: "questo non è un paese per grandi metropoli", ci verrebbe da dire.



L’idea di limitare la grandezza dei lotti si sposa con l’altra idea cardine di SimCity, ovvero le specializzazioni cittadine. Dopo aver piazzato le prime strade, aver selezionato aree edificabili e aver offerto i principali servizi idrici ed elettrici, possiamo cominciare a pensare a che “tipo” di città vogliamo creare. Fra le specializzazioni cittadine offerte in SimCity troviamo il gioco d'azzardo, la cultura, il turismo, l'estrazione mineraria e petrolifera, la specializzazione industriale e la specializzazione commerciale. È una scelta da prendere con la dovuta attenzione nell’ottica della gestione degli spazi urbanistici. Ad esempio, costruire un’università e fare in modo che si sviluppi al 100%, occuperà quasi un quarto del lotto territoriale a disposizione, con un'impatto decisamente gravoso sull'espansione urbanistica.



Il risultato finale del mix diabolico di specializzazioni e lotti piccoli è il seguente: SimCity spinge il giocatore a creare una città, scegliere una o due specializzazioni al massimo ed esaurire lo spazio a disposizione dopo 5 o 6 ore di gioco, quindi ricominciare una nuova città e ripetere tutto il procedimento, magari scegliendo una specializzazione diversa per soddisfare la propria curiosità.



Città vive e graficamente gratificanti

SimCity utilizza il nuovo engine “GlassBox”. È il motore che sta dietro tutto il mondo di gioco e che, partendo da ciascun singolo Sim, elabora calcoli e computazioni relativi all’intera città, alla regione e alle statistiche di gioco globali. GlassBox è l'anima che mette in moto il vasto mondo di SimCity, è l'intelligenza che determina gli spostamenti, le necessità e le attività di ogni Sim. Questi aspetti, sommati insieme, creano tutti quei dati a cui noi, in qualità di Sindaco, dobbiamo prestare attenzione, come ad esempio il traffico generato, i valori dei terreni e la densità delle zone residenziali, l’ammontare delle merci prodotte dall’industria e gli introiti ricavati da import ed export e via discorrendo. Se il giorno e la notte si alternano in SimCity, è grazie a GlassBox. Se ogni tanto piove, è grazie a GlassBox. Se un disastro naturale, come un terremoto o una Lucertola Gigante vi distrugge mezza città... È grazie a GlassBox.




La nuova prospettiva offerta da GlassBox spiega perché questo SimCity può essere considerato un reboot della serie. Il motore di gioco è così complesso da essere riuscito nell’impresa della Rivoluzione Copernicana dei videogiochi gestionali: si passa dall’universale al particolare. A differenza di come accadeva in passato, dove l'attenzione era concentrata su dati statistici macroscopici generati a tavolino dal sistema, ora tutto gira intorno alle vite pulsanti di ogni singolo Sim, che si sommano e si intrecciano in un risultato complessivo di grande impatto. Al Sindaco, ovvero il giocatore, il compito di considerare le esigenze e i desideri di ciascun Sim, al fine di generare una città prospera in ricchezza e felicità.



Dal punto di vista tecnico e grafico SimCity ricostruisce un mondo in tre dimensioni ricco di particolari di grande vivacità visiva. L’impatto grafico in generale è sorprendente e si adatta bene anche ai PC più arretrati dal punto di vista hardware. Una resa ottima in fluidità, funzionalità e bellezza complessiva, ma non tanto in pulizia visiva.



Un lavoro grezzo e per certi versi incompiuto

Tecnicamente non è raro incappare in qualche bug grafico, compenetrazioni poligonali, glitch di vario tipo e arresti improvvisi del gioco. Volendo essere pignoli, se ci mettiamo ad osservare da vicino la vita di ciascun Sim, possiamo notare come la simulazione sia per certi versi ancora grezza e incompleta. Parliamoci chiaro: nessun altro gioco è in grado di simulare le attività, gli spostamenti e gli stati d’animo di tutti i singoli cittadini di un’intera città, SimCity invece lo fa, ma non senza qualche assurda stranezza (vedi i Sim che cambiano abitazione ogni sera al ritorno dal lavoro) che si sarebbe potuta risolvere con una maggiore attenzione in fase di testing.



Errori inaspettati e misteriosiDurante le molteplici ore di gioco passate su SimCity abbiamo creato molte città. In ben due occasioni, in due regioni diverse, il gioco ci ha "buttato fuori" dalla nostra città, notificandoci un misterioso errore di calcolo. Per di più SimCity non permette di creare e conservare salvataggi sul PC, ma la partita viene automaticamente sincronizzata online, con il rischio che il nostro lungo lavoro di Sindaco vada perduto per sempre.

Malgrado i difetti fin qui elencati, SimCity riesce a divertire e prima di recensirlo ci ha tenuto impegnati per quasi cinquanta ore di gioco. Sul lungo andare, tuttavia, il titolo comincia a mostrare una certa ripetitività di fondo, complici alcuni aspetti, specie nella gestione del bilancio fra entrate e uscite, che avrebbero meritato una maggiore attenzione da parte degli sviluppatori. In particolare il bilanciamento delle entrate economiche tende a premiare le città poco popolose a discapito di quelle più grandi. L'effetto collaterale è ancora una volta quello di incentivare la creazione di molte piccole città, senza poterne realmente approfondire nessuna.



Da segnalare, infine, che alcune funzionalità di SimCity risultano non pervenute, come le features riguardanti commercio globale, ancora disattivate a causa dei famosi server intasati.



ConclusioneMaxis ed Electronic Arts avrebbero potuto affrontare il ritorno SimCity con una maggiore attenzione nei confronti dei giocatori, offrendo agli utenti la possibilità di personalizzare maggiormente l’esperienza di gioco tramite mod kit con i quali creare regioni ed edifici personalizzati. Il titolo appare invece “chiuso” alla personalizzazione, ma aperto al gioco multiplayer cooperativo e con un engine tutto nuovo, promettente ma ancora allo stato grezzo. Speriamo che gli sviluppatori intervengano al più presto per risolvere i vari problemi tecnici e garantire la possibilità di creare città che siano sufficientemente estese. E speriamo, soprattutto, che queste dovute correzioni arrivino sotto forma di aggiornamento gratuito e non come DLC a pagamento. Con questa dovuta premessa e la speranza che le cose migliorino nel prossimo futuro, ci sentiamo di consigliare SimCity a tutti gli amanti degli gestionali e dei city builder in particolare.

Voto finale 7.8 su 10

pubblicato alle 17:49 del 24/03/2013

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PS. La recensione è volutamente scritta al plurale in quanto molti contributi sono stati dati dal buon Fabbro, che mi ha aiutato provando il gioco e fornendo il suo valido parere.