AndreaBisk

Occasione persa

Il mio interesse verso questo titolo è nato fin dalla sua prima apparizione. Le prime immagini mostrate mi facevano sperare in un open world dalle dinamiche molto giocose e dallo stile cartoon in un mondo molto bello da vedere, e in effetti il gioco si è dimostrato tale, quello che non mi aspettavo però era un livello tecnico così abbozzato. Partendo dai combattimenti, questi si presentano legnosi, noiosi e lasciano poca soddisfazione al giocatore; anche le boss fight non esaltano e il tutto lascia l'amaro in bocca. Il senso generale è quello di star facendo qualcosa di ripetitivo e tedioso seppur in un mondo suggestivo. Il comparto audiovisivo è appena sufficiente e le animazioni sono legnose. La trama è banale e sembra realizzata più per un pubblico di bambini, mentre le scelte nei dialoghi sono poco stimolanti e spesso scontate. Personalmente in diverse occasioni mi è venuta voglia di skippare i dialoghi perchè erano poco interessanti. La voce narrante è fuori luogo e fastidiosa, anche riducendo al minimo i suoi interventi dalle impostazioni di gioco.
Di questo gioco salvo il crafting di armi e vestiti, il loot che permette di trovare tanti oggetti per potenziare il personaggio, e il mondo di gioco che, seppur penalizzato da un comparto grafico non all'altezza si dimostra comunque bello da vedere. Questo titolo lo consiglio solo a chi cerca qualcosa da giochicchiare senza troppe pretese, e ad un prezzo pari ad almeno la metà di quello di lancio.

Due settimane di divertimento insieme al vecchio Crash ci volevano proprio. Da piccolo il capitolo che giocai di più fu il Warped, ma riprendendo in mano questa trilogia devo dire che il primo è stato quello che mi ha divertito di più. Ad esempio finire il secondo The High Road (quello con le tartarughe) senza usare le corde o altri trucchetti mi ha dato una soddisfazione enorme, dopo 1 ora di imprecazioni varie!
Per quanto riguarda il gioco in sè per sè non c'è molto da dire...è il vecchio crash con un comparto tecnico nuovo e una nuova collision box a "pillola" (idea del c**** per un platform '90, grazie vicarius).
Credo di essere rimasto molto soddisfatto dell'idea di riportare questa trilogia nei negozi, ma penso che il successo di questo remake/remastered possa diventare una vacca da mungere anche per altri brand. Questo non implica necessariamente un qualcosa di negativo, ad esempio mi piacerebbe molto avere un nuovo CTR o Crash Bash in multiplayer, così come mi piacerebbe rigiocare i Tombi e gli Spyro...ma dopo non è che la tendenza possa generare nausea? In parole povere spero che il successo di questa collection venga ripetuto con altri brand storici, il tutto però senza esagerare.

Inizio col dire che questo genere di giochi non è ancora riuscito a colpirmi. Secondo me per rendere un "walking simulator" interessante bisogna fare un lavoro eccellente in termini di trama, ambientazioni e personaggi, e fino ad oggi i giochi che ho provato non hanno raggiunto quest'eccellenza. In queste righe cercherò di valutare Everybody's gone to the rapture attraverso un paragone con un altro walking simulator che ho provato quest'anno, gone home. Everybody's gone to the rapture è riuscito a piacermi un pò in più rispetto a gone home. A differenza di quest'ultimo EGTTR riesce a calarti in un intreccio di trame, principale e secondarie dei singoli personaggi, che sono sicuramente più interessanti della trama di gone home. L'ambientazione è bella da vedere e alcuni personaggi hanno un modo di pensare ed agire che incuriosisce il giocatore. Tuttavia EGTTR ha dei difetti non trascurabili. Innanzitutto per essere un walking simulator per me dura troppo. La cittadina è troppo grande da esplorare e dopo 2/3 ore camminare senza interagire viene a noia. Il secondo difetto è che è poco interattivo pure per essere un simulatore di camminate. In gone home spesso si trovavano documenti da leggere o oggetti da osservare, mentre in questo titolo si cammina, si accendono radio, si risponde a cellulari e stop. Questo porta ad una scarsa voglia di esplorare tutti gli ambienti in quanto nel 90% dei casi non si troverà nulla di interessante. Stanze vuote, spazi delimitati da cespugli o cancelli chiusi ecc. Infine il titolo di Chinese Room è riuscito a incuriosirmi ma i difetti che si porta dietro mi hanno fatto comunque storcere il naso.

Dopo aver giocato il reboot di tomb raider su ps3 sono stato molto felice di ritrovare lara in un nuovo capitolo, ma non al day one. Il perché è una questione di convenienza più che di interesse, ma non ho problemi a dire che questo gioco avrebbe meritato il day one.
Il gioco è sempre divertente, riesce a bilanciare benissimo le fasi di esplorazione con le fasi di combattimento e le cutscenes. Il risultato è che potresti giocare per ore senza accorgertene. Migliora il precedente capitolo sia per l'argomento tombe segrete, che ora sono molto più sensate e divertenti, sia per il gameplay, e sia per il sistema di crafting/sblocco abilità. Le ambientazioni sono fantastiche e la voglia di esplorare è tanta.
Questo titolo però si perde su dei difetti abbastanza evidenti che gli negano l'eccellenza. In primis la trama non è per nulla interessante o coinvolgente, e lo sviluppo somiglia fin troppo agli uncharted o al vecchio capitolo. Un altro difetto è l'eccessiva presenza di artefatti da raccogliere, che porterà il giocatore a "spammare" l'analogico destro per individuarli. Infine il livello di difficoltà è piuttosto basso.
In conclusione i punti di forza prevalgono sui difetti, anche se non trascurabili, rendendo il gioco un'esperienza piacevole e divertente