Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Su Danielsonic 87

Sono un gamer di 36 anni il quale trova divertimento in esso con la competizione videoludica. Amo i JRPG come genere offline, mentre adoro p … Leggi tutto

Danielsonic 87 condivide alcuni suoi interventi solo con i suoi amici. Se vuoi conoscere Danielsonic 87, aggiungilo agli amici adesso.

Danielsonic 87

ha scritto una recensione su Ninja Gaiden Black

Cover Ninja Gaiden Black per Xbox

Troppo bello per essere uscito nel 2006:difficile ma bilanciato come finalmente i veri gamer che si sono macinati facilmente Devil May Cry e God of War(i veri GOD,non quello odierno) concepiscono.
CAPOLAVORO ASSOLUTO!

10

Voto assegnato da Danielsonic 87
Media utenti: 9.3

Danielsonic 87
Cover Dynasty Warriors: Gundam per PS3

Dynasty Warriors Gundam 1 (Xbox 360 - PS3)

Dynasty Warriors, meglio conosciuto come capospite del genere – non genere definito come il titolo originale giapponese “Musou”, creato da Koei e sviluppato dal suo team interno per eccellenza Omega Force.
Una serie di grande successo nel Sol Levante, meno in occidente; si è posto nel cuore di milioni di videogiocatori grazie ad una meccanica innovativa (per l'epoca di PS2) utilizzata per la prima volta dal secondo capitolo.
Si controlla un ufficiale di uno schieramento in guerra, durante la guerra del Medioevo cinese, meglio conosciuta come “Era Del Chaos” o “I Tre Regni” … e con lui-lei, si fa man bassa di intere unità dell’esercito nemico, grazie a dei poteri misti tra abilità con una o più armi di melee mixata talvolta ad “aura spirituale degna di un sayan”. Il tutto, combattendo al fianco del proprio di esercito, il quale talvolta richiede incarichi secondari i quali se portati a buon fine, garantiscono un relativo o netto vantaggio sul corso della battaglia.
Le regole per vincere un livello – missione principale e “fare Game Over” sono basilari quanto famose nei Dynasty Warriors: vinci se sconfiggi il comandante supremo dell’esercito nemico, e perdi se muore il giocatore o se viene sconfitto il comandante supremo dell’esercito alleato. Dunque, il fattore strategia, oltre l’adrenalinico gameplay a base di mazzate monotono ma famoso nella serie … è influente poiché difendere gli ufficiali alleati in difficoltà, può fare la differenza tra un contrattacco con un alleato ed un incursione improvvisa del nemico nelle retrovie degli alleati. Retrovie che, se sguarnite … potrebbero significare game over.
Dopo il quinto capitolo della serie, effettivamente iniziava a venire il dubbio “Ma Koei non sa sviluppare un titolo decente se non un Musou dal gameplay uguale al precedente??” E dopo l’uscita dell’interessante versione “gioco di strategia” di Dynasty Warriors, cioè 5:Empires… ci si aspettava già un sesto capitolo per poter sfruttare finalmente la nuova generazione. Perché il 5 & Empires erano figli di PS2 & Xbox 1, console ormai sfruttate al 100%(PS2 forse al 120)da Omega Force.
E oltre l’annuncio del sesto capitolo … ci fu anche la notizia che Omega Force avrebbe sviluppato, il primo Dynasty Warriors non ispirato ad un opera originale di Koei! I Gundam, celebri mech della cultura giapponese ed anime di successo in tutto(o quasi)il mondo, sarebbero stati i protagonisti di un videogame a base di Dynasty Warriors!
Dynasty Warriors Gundam, rilasciato per Xbox 360 & PS3, cambia alcune carte in tavola pur rimanendo saldo con le origini della famosa serie di cui porta il nome prima, poi il marchio Gundam a seguire.
Ci sono due story mode, non più uno (il Musou Mode sempre presente finora in ogni capitolo ufficiale di DW):il primo, Official Mode, tratta delle vicende dell’anime originale, comprendendo però solo alcuni dei PG che hanno reso famosa l’opera dell’Universal Century(cioè l’originale universo dei Gundam, non i multi versi ideati in seguito), mentre il secondo, Original Mode, tratta di una storia creata appositamente per il videogame, ove sono presenti PG sia dell’Universal Century che di altri multiversi dalla saga.
In entrambe le storie, si controllano alcuni dei personaggi più celebri di Gundam, che a loro volta pilotano un mech dalla potenza allucinante rispetto alle orde di nemici che gli si parano dinanzi inesorabilmente.
Il gameplay, gli SFX & BGM, stile grafico dei sottotitoli di gioco, design dei powerup e avanzamento della trama sono stati adattati dal mix di stile di videogame nipponico a là “era sengoku” e tecnologia grafica videoludica … ad un totale look fantascientifico stile anime.
Come gameplay: le frecce sono state sostituite dallo sparo di raggi laser(infiniti, a differenza delle frecce di numero limitato nell’era cinese), e scatti veloci del mech che possono essere usati non solo per gli spostamenti rapidi(nella serie principale, si correva a cavallo per questo scopo)ma anche per creare un loop di combo inedito per la serie; loop che può durare fino all’esaurimento della barra del boost, il quale viene usato anche per il salto, non più immediato come nei DW ufficiali, e per una rapida schivata laterale.
Come sonoro: non vi sono più OST miste tra il rock e strumenti tipici della cultura giapponese - cinese, ma percussioni che emulano molto l’anime dei primi anni 80’ e mix tra elettronica e un po di rock; Gli SFX sono un emulazione in HD dei suoni che siamo abituati a sentire negli anime a base di robottoni.
Sulla grafica: prettamente anime, decisamente diversa dallo stile mix tra occidentale e orientale dei DW originali. I robot sono molto fedeli ai Gundam e mech dell’originale anime, e i volti dei piloti, sono una perfetta trasposizione da anime moderno con meravigliose facce che ogni appassionato di anime non può che apprezzare. I sottotitoli non vengono più visualizzati con sfondo semplicemente colorato, ma sono ornati oltre che dai volti già citati, anche da cose tipiche di un cockpit di un vero mech uscito dalla cultura videoludica giapponese, con SFX diversi da quelli dei DW originali;i quali ora emulano in modo fantascientifico una buona notizia, una morte di un alleato o la vittoria – sconfitta definitiva.
I power up sono rimasti uguali nelle funzionalità e bilanciamento ai fini della riuscita della missione, però hanno un estetica diversa;inutile dire quanto un cibo cinese possa essere poco idoneo per il ripristino della salute di un robot, ad esempio … dunque, sostituiti in modo scontato ma efficace da un icona simile a “pezzi di ricambio” per mech.
Avanzamento della trama: come già citato, ci sono due campagne da portare a termine. La prima per quanto fedele all’anime originale, c’è da dire che è molto povera di dettagli, se paragonata alla cura maniacale del “Romanzo dei 3 Regni” a cui si ispirano i DW ufficiali. E gli appassionati di Gundam, non saranno poi così sempre contenti del taglio netto di dettagli importanti ai fini della comprensione della totale trama, poiché è molto, ma molto riassuntiva. Con la seconda campagna, le cose già migliorano.
Viene localizzato un misterioso pianeta comparso dal nulla, e i piloti di vari multiversi della saga Gundam si recano su di esso per investigare. Il ciò, comporta alla felicità di ogni fans di Gundam, poiché assisterà a dei credibilissimi dialoghi tra più PG della serie i quali mai si erano incontrati finora.
Ad esempio … Master Asia di G-Gundam ed Heero Yui di Gundam Wing, verbalmente a confronto tra freddezza e superbia, è solo una delle prime chicche da subito sbloccabili che gli Omega Force hanno sapientemente scritto per gli appassionati.
Tuttavia, il sistema di proseguio della trama è rimasto invariato da Dynasty Warriors nell’antica Cina, poiché basta semplicemente completare una battaglia per sbloccare la successiva. Ogni PG ha la sua storia, dunque la longevità, fortunatamente è rimasta elevatissima (seppur inferiore a molti dei Dynasty Warriors usciti prima e in seguito a Gundam 1). E chi dispone della versione Xbox 360, può vantare di ancor più longevità grazie agli achievement, al contrario assenti su PS3(all’epoca dell’uscita del gioco, i trofei non esistevano ancora).
Il gioco, seppur si presenta come una variante dei Dynasty Warriors fino al sesto capitolo, non è esente da difetti dovuti al cambio di look e inevitabili adattamenti sopra citati.
Il controllo del mech non è fluido quanto un soldato dell’era Medievale cinese, mostrando macchinosità nei movimenti e legnosità nel sistema d’impatto e attacco. Nonostante i 60 FPS sono garantiti quasi sempre, ciò non basta a rendere il gameplay sempre divertente; anche perché l’eterno difetto della serie è dietro l’angolo. Monotonia. Le missioni, non sono variegate quanto nel sesto, ma neppure quinto capitolo ufficiale, quindi c’è poco da fare se non difendere gli alleati ed attaccare più volte i nemici individualmente.
Non basta neppure il fatto che ora non c’è più la sensazione di deja vu che si propaga di capitolo in capitolo. Qui è tutto nuovo per chi conosce o meno l’universo dei Gundam ed ha amato i Musou per quello che sono, nel bene e nel male. Ma c’è da dire, che di appassionati irriducibili, al mondo ve ne erano tanti all’epoca, quindi … le cose in Gundam 1, erano decisamente migliori che in un certo capitolo disastroso uscito 10 anni dopo. Il gioco diverte come ogni Musou riesce a fare, del resto, e non solo agli appassionati duri a morire.
Inoltre, vi è un doppiaggio in inglese e in giapponese, entrambi di buon livello, ma non si può dire lo stesso della trasposizione italiana. Un disastro i sottotitoli: frasi altisonanti dell’anime originale mutate in qualcosa di difficilmente leggibile, e termini tecnici sdoganati rispetto persino il remaster del doppiaggio italiano della prima serie di Gundam. dunque è consigliabile cambiare la lingua di sistema della console su inglese.
In definitiva, dunque il primo Dynasty Warriors Gundam, fu un primo esperimento di totale adattamento della famosa serie di genere hack’n slash; sì riuscito, ma solo in parte. Solo nel secondo capitolo, alcuni difetti sopra citati vengono limati, la longevità diviene decisamente da “Musou autentico”, e la grafica davvero decolla per quanto il primo già era di per sé bello da guardare. Per gli appassionati di Dynasty Warriors, i Gundam e-o i fan degli elementi GDR(poiché durante le missioni si raccolgono componenti che possono potenziare i parametri del robot utilizzato e i PG & mech si livellano accumulando punti EXP come nei GDR), è sicuramente un titolo da provare e godere nelle sue di per sé numerose ore di gioco, soprattutto su Xbox 360 ove saturazione dei colori a parte(su PS3 è più colorato e bello da guardare)è la miglior versione in circolazione.
Il mio voto personale è 8.0 su 10

8

Voto assegnato da Danielsonic 87
Media utenti: 6.2

Danielsonic 87
Cover Dynasty Warriors: Gundam per Xbox 360

Dynasty Warriors Gundam 1 (Xbox 360 - PS3)

Dynasty Warriors, meglio conosciuto come capospite del genere – non genere definito come il titolo originale giapponese “Musou”, creato da Koei e sviluppato dal suo team interno per eccellenza Omega Force.
Una serie di grande successo nel Sol Levante, meno in occidente; si è posto nel cuore di milioni di videogiocatori grazie ad una meccanica innovativa (per l'epoca di PS2) utilizzata per la prima volta dal secondo capitolo.
Si controlla un ufficiale di uno schieramento in guerra, durante la guerra del Medioevo cinese, meglio conosciuta come “Era Del Chaos” o “I Tre Regni” … e con lui-lei, si fa man bassa di intere unità dell’esercito nemico, grazie a dei poteri misti tra abilità con una o più armi di melee mixata talvolta ad “aura spirituale degna di un sayan”. Il tutto, combattendo al fianco del proprio di esercito, il quale talvolta richiede incarichi secondari i quali se portati a buon fine, garantiscono un relativo o netto vantaggio sul corso della battaglia.
Le regole per vincere un livello – missione principale e “fare Game Over” sono basilari quanto famose nei Dynasty Warriors: vinci se sconfiggi il comandante supremo dell’esercito nemico, e perdi se muore il giocatore o se viene sconfitto il comandante supremo dell’esercito alleato. Dunque, il fattore strategia, oltre l’adrenalinico gameplay a base di mazzate monotono ma famoso nella serie … è influente poiché difendere gli ufficiali alleati in difficoltà, può fare la differenza tra un contrattacco con un alleato ed un incursione improvvisa del nemico nelle retrovie degli alleati. Retrovie che, se sguarnite … potrebbero significare game over.
Dopo il quinto capitolo della serie, effettivamente iniziava a venire il dubbio “Ma Koei non sa sviluppare un titolo decente se non un Musou dal gameplay uguale al precedente??” E dopo l’uscita dell’interessante versione “gioco di strategia” di Dynasty Warriors, cioè 5:Empires… ci si aspettava già un sesto capitolo per poter sfruttare finalmente la nuova generazione. Perché il 5 & Empires erano figli di PS2 & Xbox 1, console ormai sfruttate al 100%(PS2 forse al 120)da Omega Force.
E oltre l’annuncio del sesto capitolo … ci fu anche la notizia che Omega Force avrebbe sviluppato, il primo Dynasty Warriors non ispirato ad un opera originale di Koei! I Gundam, celebri mech della cultura giapponese ed anime di successo in tutto(o quasi)il mondo, sarebbero stati i protagonisti di un videogame a base di Dynasty Warriors!
Dynasty Warriors Gundam, rilasciato per Xbox 360 & PS3, cambia alcune carte in tavola pur rimanendo saldo con le origini della famosa serie di cui porta il nome prima, poi il marchio Gundam a seguire.
Ci sono due story mode, non più uno (il Musou Mode sempre presente finora in ogni capitolo ufficiale di DW):il primo, Official Mode, tratta delle vicende dell’anime originale, comprendendo però solo alcuni dei PG che hanno reso famosa l’opera dell’Universal Century(cioè l’originale universo dei Gundam, non i multi versi ideati in seguito), mentre il secondo, Original Mode, tratta di una storia creata appositamente per il videogame, ove sono presenti PG sia dell’Universal Century che di altri multiversi dalla saga.
In entrambe le storie, si controllano alcuni dei personaggi più celebri di Gundam, che a loro volta pilotano un mech dalla potenza allucinante rispetto alle orde di nemici che gli si parano dinanzi inesorabilmente.
Il gameplay, gli SFX & BGM, stile grafico dei sottotitoli di gioco, design dei powerup e avanzamento della trama sono stati adattati dal mix di stile di videogame nipponico a là “era sengoku” e tecnologia grafica videoludica … ad un totale look fantascientifico stile anime.
Come gameplay: le frecce sono state sostituite dallo sparo di raggi laser(infiniti, a differenza delle frecce di numero limitato nell’era cinese), e scatti veloci del mech che possono essere usati non solo per gli spostamenti rapidi(nella serie principale, si correva a cavallo per questo scopo)ma anche per creare un loop di combo inedito per la serie; loop che può durare fino all’esaurimento della barra del boost, il quale viene usato anche per il salto, non più immediato come nei DW ufficiali, e per una rapida schivata laterale.
Come sonoro: non vi sono più OST miste tra il rock e strumenti tipici della cultura giapponese - cinese, ma percussioni che emulano molto l’anime dei primi anni 80’ e mix tra elettronica e un po di rock; Gli SFX sono un emulazione in HD dei suoni che siamo abituati a sentire negli anime a base di robottoni.
Sulla grafica: prettamente anime, decisamente diversa dallo stile mix tra occidentale e orientale dei DW originali. I robot sono molto fedeli ai Gundam e mech dell’originale anime, e i volti dei piloti, sono una perfetta trasposizione da anime moderno con meravigliose facce che ogni appassionato di anime non può che apprezzare. I sottotitoli non vengono più visualizzati con sfondo semplicemente colorato, ma sono ornati oltre che dai volti già citati, anche da cose tipiche di un cockpit di un vero mech uscito dalla cultura videoludica giapponese, con SFX diversi da quelli dei DW originali;i quali ora emulano in modo fantascientifico una buona notizia, una morte di un alleato o la vittoria – sconfitta definitiva.
I power up sono rimasti uguali nelle funzionalità e bilanciamento ai fini della riuscita della missione, però hanno un estetica diversa;inutile dire quanto un cibo cinese possa essere poco idoneo per il ripristino della salute di un robot, ad esempio … dunque, sostituiti in modo scontato ma efficace da un icona simile a “pezzi di ricambio” per mech.
Avanzamento della trama: come già citato, ci sono due campagne da portare a termine. La prima per quanto fedele all’anime originale, c’è da dire che è molto povera di dettagli, se paragonata alla cura maniacale del “Romanzo dei 3 Regni” a cui si ispirano i DW ufficiali. E gli appassionati di Gundam, non saranno poi così sempre contenti del taglio netto di dettagli importanti ai fini della comprensione della totale trama, poiché è molto, ma molto riassuntiva. Con la seconda campagna, le cose già migliorano.
Viene localizzato un misterioso pianeta comparso dal nulla, e i piloti di vari multiversi della saga Gundam si recano su di esso per investigare. Il ciò, comporta alla felicità di ogni fans di Gundam, poiché assisterà a dei credibilissimi dialoghi tra più PG della serie i quali mai si erano incontrati finora.
Ad esempio … Master Asia di G-Gundam ed Heero Yui di Gundam Wing, verbalmente a confronto tra freddezza e superbia, è solo una delle prime chicche da subito sbloccabili che gli Omega Force hanno sapientemente scritto per gli appassionati.
Tuttavia, il sistema di proseguio della trama è rimasto invariato da Dynasty Warriors nell’antica Cina, poiché basta semplicemente completare una battaglia per sbloccare la successiva. Ogni PG ha la sua storia, dunque la longevità, fortunatamente è rimasta elevatissima (seppur inferiore a molti dei Dynasty Warriors usciti prima e in seguito a Gundam 1). E chi dispone della versione Xbox 360, può vantare di ancor più longevità grazie agli achievement, al contrario assenti su PS3(all’epoca dell’uscita del gioco, i trofei non esistevano ancora).
Il gioco, seppur si presenta come una variante dei Dynasty Warriors fino al sesto capitolo, non è esente da difetti dovuti al cambio di look e inevitabili adattamenti sopra citati.
Il controllo del mech non è fluido quanto un soldato dell’era Medievale cinese, mostrando macchinosità nei movimenti e legnosità nel sistema d’impatto e attacco. Nonostante i 60 FPS sono garantiti quasi sempre, ciò non basta a rendere il gameplay sempre divertente; anche perché l’eterno difetto della serie è dietro l’angolo. Monotonia. Le missioni, non sono variegate quanto nel sesto, ma neppure quinto capitolo ufficiale, quindi c’è poco da fare se non difendere gli alleati ed attaccare più volte i nemici individualmente.
Non basta neppure il fatto che ora non c’è più la sensazione di deja vu che si propaga di capitolo in capitolo. Qui è tutto nuovo per chi conosce o meno l’universo dei Gundam ed ha amato i Musou per quello che sono, nel bene e nel male. Ma c’è da dire, che di appassionati irriducibili, al mondo ve ne erano tanti all’epoca, quindi … le cose in Gundam 1, erano decisamente migliori che in un certo capitolo disastroso uscito 10 anni dopo. Il gioco diverte come ogni Musou riesce a fare, del resto, e non solo agli appassionati duri a morire.
Inoltre, vi è un doppiaggio in inglese e in giapponese, entrambi di buon livello, ma non si può dire lo stesso della trasposizione italiana. Un disastro i sottotitoli: frasi altisonanti dell’anime originale mutate in qualcosa di difficilmente leggibile, e termini tecnici sdoganati rispetto persino il remaster del doppiaggio italiano della prima serie di Gundam. dunque è consigliabile cambiare la lingua di sistema della console su inglese.
In definitiva, dunque il primo Dynasty Warriors Gundam, fu un primo esperimento di totale adattamento della famosa serie di genere hack’n slash; sì riuscito, ma solo in parte. Solo nel secondo capitolo, alcuni difetti sopra citati vengono limati, la longevità diviene decisamente da “Musou autentico”, e la grafica davvero decolla per quanto il primo già era di per sé bello da guardare. Per gli appassionati di Dynasty Warriors, i Gundam e-o i fan degli elementi GDR(poiché durante le missioni si raccolgono componenti che possono potenziare i parametri del robot utilizzato e i PG & mech si livellano accumulando punti EXP come nei GDR), è sicuramente un titolo da provare e godere nelle sue di per sé numerose ore di gioco, soprattutto su Xbox 360 ove saturazione dei colori a parte(su PS3 è più colorato e bello da guardare)è la miglior versione in circolazione.
Il mio voto personale è 8.0 su 10

8

Voto assegnato da Danielsonic 87
Media utenti: 8

Non ci sono interventi da mostrare 😔