Pierpix89

Sam Fisher ritorna in grande stile in questo nuovo grande capitolo della saga e dopo la divagazione thriller di Conviction si torna quasi alle origini e al mai troppo lodato Chaos Theory. Ritornano le meccaniche stealth della serie, vero punto cardine di Splinter Cell, proponendosi così Blacklist come il capitolo più completo della saga, non senza qualche ombra però. La trama ci vede affrontare un'escalation di attacchi terroristici al livello mondiale ad opera degli ''ingegneri''. Coadiuvati dalla storica alleata Grim e da due nuove new-entry, ovvero l'esperto informatico Charlie Cole e l'agente CIA Isaac Briggs e avendo come base il gigantesco aereo militare Paladin che fungerà da hub di gioco, fronteggeremo l'ennesimo attacco alla superpotenza USA forti della grande esperienza di Sam nello sventare i piani dei cattivoni di turno. Comparto grafico all'altezza della situazione ma con alti e bassi e grande varietà di ambientazioni impreziosiscono questo nuovo capitolo e finalmente ritornano i mille gadget di Sam con tante nuove aggiunte come il trirotore o la balestra con dardi tranquillanti, l'arma che userete di più se si vorrà finire il gioco nello stile più silenzioso, ovvero ''fantasma'': già perchè potremo affrontare la nuova avventura di Sam usando tre stili di gioco, il classico ''fantasma'' ovvero in modalità super-stealth senza ucciedere nessuno, ''pantera'' ovvero uccidere ma in modo silenzioso e infine c'è l'approccio più caciarone e che meno si addice al tipo di gioco, ovvero lo stile ''assalto'' dove ci faremo strada a suon di proiettili e incuranti degli allarmi e di qualsivoglia approccio furtivo quindi. Dopo ogni missione si guadagneranno soldi da spendere per potenziare il Paladin oppure in nuovi gadget, armi, tute e soprattutto visori... vera icona della serie! Ce ne saranno di tutti i tipi basterà... pagare. La storia non è molto originale ma si lascia seguire e sentire Sam di nuovo doppiato dalla mitica voce di Luca Ward è qualcosa di assolutamente fantastico e non farà che esalterà i fan storici della saga (come me)! Longevità abbastanza elevata con una certa rigiocabilità delle misioni se si vogliono ottenere i punteggi massimi nei singoli stili che ho descritto prima. Insomma di giochi stealth ce ne sono sempre meno sul mercato e se vi piace il genere non potete non prendere in considerazione questo nuovo capitolo di Splinter Cell, sperando che Ubisoft prosegui la serie in futuro... me lo auguro!

Memore della grande avventura del sorprendente Arkham Asylum, mi sono buttato a capofitto nel suo seguito Arkham City che ci porta in questa mega-prigione all'aperto situata a Gotham (e dove sennò? ) liberamente esplorabile e con una miriade di missioni secondarie ed extra da raccogliere. Batman ritorna al massimo della sua forma con i suoi mille gadget e il suo intuito sopraffino pronto a sventare i temibili piani dell'acerrimo nemico Joker e dell'enigmatico Professor Strange. Aiutato dalla fidata Horacle, da Gordon e dalla sensuale Catwoman nel corso dell'avventura (con una buona longevità e un livello di sfida non elevato a meno che non si voglia giocare a difficile dove le cose cambiano drasticamente...) affronteremo alcuni nemici storici dell'eroe come Due Facce, Pinguino, Mr Freeze e Raas Al Gul con l'Enigmista che torna in grande stile e che ci sottoporrà ad indovinelli sempre più ostici. Comparto grafico e sonoro davvero eccezionale e un gameplay solido che si migliora ulteriormente nei combattimenti con nuove combo e molto altro e nei movimenti del personaggio in generale pur restando fedele ai capisaldi del primo gioco della serie. Manca ancora la Batmobile ma finalmente potremo guidarla nel nuovo imminente capitolo della serie, Arkham Night, che si preannuncia il miglior gioco dedicato al supereroe DC. Nell'attesa se non li avete ancora giocati recuperate sia Arkham City che Asylum con Origins che devo ancora iniziare e che si presenta come un prequel per tutta la saga. Voto finale? 8.5.

Da non trascurare il DLC dedicato ad Harley Queen che continua esattamente dove il gioco principale finisce e che ci regalerà un paio d'ore di divertimento extra con il bonus non disprezzabile di impersonare anche Robin!

I ragazzi di Codemasters di confermano ancora una volta i maestri dei racing game arcade e DiRT Showdown non fa di certo eccezione. Ad un comparto tecnico di prim'ordine e ad una colonna sonora con azzeccati brani rock, dance e dubstep facilmente orecchiabili e fiore all'ochiello nelle produzioni del team inglese, si aggiunge un gameplay solido e molto divertente che grazie ad una longevità molto buona e all'aggressività e coriaceità degli avversari regalerà ore di sane sportellate, con annessi paraurti ammaccati e porte lasciate per strada, nelle varie gare che si affronteranno: si passa dai destruction derby (vero cardine del gioco) a gare classiche su circuiti a gare ad eliminazione, di dominio per finire nei temibili e folli circuiti ad 8 teatri di insane distruzioni. Un piacevole diversivo è la modalità Joyride dove potremo scorazzare in completa libertà in due mappe abbastanza vaste, Yokohama e Battersea, alla ricerca di pacchetti nascosti e di precise acrobazie da effettuare a bordo del nostro mezzo. I veicoli disponibili sono una trentina, e dotati tutti di nitro, acquistabili con il denaro guadagnato nel corso della carriera e sono ben diversificati, dalle auto su licenza come la Ford Fiesta o la Subaru Impreza già presenti nei precedenti giochi dalle serie, ad auto inventate e pronte per andare dallo sfasciacarrozze ma che prendono comunque spunto dalle controparti reali e che useremo per la maggior parte del tempo, tra queste non manca nemmeno un carro funebre (!) e questo la dice lunga sullo stile scherzoso e fuori dalle righe del gioco. Durante le gare una voce molto divertente scandirà tutti gli avvenimenti delle gare che affronteremo nel corso della carriera, carriera che si articolerà in più di 50 eventi divisi in quattro stagioni di difficoltà via via crescente. Per rimarcare la natura strettamente arcade del gioco è da sottolineare senza dubbio l'ottimo sistema di controllo delle vetture ma soprattutto la mancata possibilità di settare qualsivoglia aiuto alla guida (addirittura tra le informazioni su schermo in gara non avremo nessun tachimetro ma solo la salute dell'auto e la carica di nitro!), l'unica discriminante in gara la farà la difficoltà dell'IA impostabile su tre livelli. Son presenti infine lo split-screen in locale per due giocatori e diverse modalità online fino ad 8 giocatori con svariate modalità di gioco che però ho solo provato per poco tempo, è presente tuttavia un sistema di progressione basato su livelli fino ad un massimo di 30. In definitiva DiRT Showdown è stato un gioco che mi ha divertito davvero tanto e che consiglio a tutti quelli che cercano un gioco arcade spensierato e, nel vero senso del termine,... distruttivo! Consigliato dunque

Un gran free roaming ambientato in una Honk Kong, come mai prima d'ora successo in un videogame: una città davvero ispirata e piena di scorci suggestivi che fà da sfondo alle mature vicende di Wei Shen, un poliziotto sotto copertura che tenta di sgominare l'intricata ragnatela delle Triadi Cinesi. La storia mi è molto piaciuta e i personaggi almeno quelli principali sono molto ben caratterizzati, tuttavia l'impennata vera e propria delle vicende avviene nelle fasi finali di gioco che sono la parte che mi è piaciuta di più. La violenza è quanto mai presente e anche molto in questo videogame con fasi di combattimento davvero all'ultimo sangue e non per modo di dire! La grafica, nonostante il gioco sia uscito due anni or sono, fa egregiamente il suo lavoro e dà il meglio di notte e con la pioggia e poi su PC con le texture in HD è ancora più dettagliata e per nulla pesante. Le fasi di shooting quando presenti sono ben fatte e non mancano le coperture condite da scene al rallentatore che permettono di coreografare sparatorie come nei migliori film di John Woo. La parte più riuscita del gameplay sono senza dubbio le fasi di combattimento a mani nude, Wei potrà via via imparare nuove mosse nell'arco del gioco e diciamo che questa parte dell'esperienza è quasi un gioco nel gioco, risulta insomma davvero ben fatta e molto divertente quando per esempio finiremo i nostri avversari buttandoli su degli oggetti dello scenario predefiniti che permettono di ucciderli sul colpo con scene davvero truculente! Nel corso della trama affronteremo anche delle missioni da poliziotto nelle quali seguiremo dei casi in particolare che variano un pò il modo di giocare il tutto condito da aumenti di esperienza e bonus vari sia come sbirro che come affiliato della Triade, un sistema di progresso che funziona anche se il livello massimo si riesce a raggiungere abbastanza in fretta.Una menzione particolare al comparto sonoro con tante radio e vari generi di musica dai classici degli anni 80 a sonorità hip hop o più orientali. Durata? beh considerando anche i tanti contenuti secondari che siano favori, gare e altre missioni secondarie, contate anche un buon 40 ore di giocato, io che l'ho quasi finito tutto mancando solo alcune cassette di sicurezza, ho impiegato finora un 35-36 ore scarse. Un gioco insomma che se vi catturerà, e non potrebbe essere altrimenti, lo giocherete fino alla fine come ho fatto io, un ottimo antipasto a GTA5 che da pc-ista sto attendendo da un anno! Spendo infine due parole sui DLC storia, io ne ho giocato uno solo ovvero ''Year of the snake'' e sebbene ben fatto per i pochi contenuti che propone non ve lo consiglio al prezzo normale di 5 euro, le missioni sono solo 12 e le finirete subito ... quindi diciamo che in un'ora riuscirete a completare tutto e non sarebbe nemmeno un male se le vicende fossero interessanti e meglio strutturate e non così superficiali come sono invece, insomma qualche sforzo in più in tal senso poteva essere fatto. Voto finale allora? un bell'8.