Seiferaffo

Rip-off

Se mi mettessero davanti Callisto protocol e il primo dead space avrei difficoltà a dire quale dei due è del 2008.
Si perché, nonostante la chiara """"ispirazione"""" alle avventure di Isaac, Callisto protocol è troppo goffo, macchinoso, banale e imbrigliato per poter competere con l'epopea dell'ishimura.
Stavolta Glen Schofield (insieme ai ragazzi di krafton) ha confezionato un prodotto che semplicemente non è carne né pesce, che finisce per piazzarsi in un mediocre limbo troppo presto. Troppo imbalsamato e contratto per essere un Action Adventure rispettabile, troppo poco horror per essere un survival horror.
Aldilà di una grafica d'impatto e un sistema melee divertente, Callisto protocol è ingabbiato in una serie di jumpscare telefonatissimi, un sistema di cura inutile e una gestione dell'inventario semplicemente senza senso.
A ciò bisogna aggiungerci una sceneggiatura un po' troppo confusionaria e inconcludente, una spasmodica ripetizione di animazioni e situazioni e parecchi bug che minano inesorabilmente quel poco di pathos e ansia che un gioco del genere dovrebbe mettere.
Tutto sommato però il gioco mi ha divertito e la progressione (per quanto fin troppo lineare e priva di particolari guizzi nel level design) è risultata piacevole.
Anche il sistema melee mi è piaciuto, per quanto basilare ha dato un tocco di originalità all'opera.
Sarà che mi ricorda dead space, sarà che comunque alcuni ambienti sono suggestivi, ma non riesco ad odiare Callisto protocol.
Certo magari parlo così grazie al fatto che l'ho giocato praticamente gratis, avessi speso i soldi al day one probabilmente a quest'ora mi sarei fatto brillare negli uffici di krafton