Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Siegfried condivide alcuni suoi interventi solo con i suoi amici. Se vuoi conoscere Siegfried, aggiungilo agli amici adesso.

Siegfried

Simile per certi versi a Lonely mountains, sarà che l'ho giocato subito dopo, art of rally si è dimostrato un piacevole passatempo .
Mancano ovviamente le biciclette e il relax della pedalata spensierata.
Quello che resta invariato invece è l'amore verso una disciplina, il rally in questo caso.
All'inizio ho detto a tratti simile, perché anche qui lo stile grafico utilizzato è un low poly adattato alla perfezione.
Grande importanza ai giochi di luce, alcuni rally come quello in Giappone sono molto belli da vedere, altri paiono invece meno ispirati.
Nel complesso Art of Rally è una gioia per gli occhi, la prova che non serve un budget astronomico per rendere bello un titolo.
Il difetto più grande è rappresentato dal numero di rally presenti, solo 6.
Messo a confronto con altri titoli simili può sembrare un numero sufficiente, ma in rapporto alla durata complessiva della campagna vi assicuro che non è così.
Quest'ultima vi farà rivivere in maniera del tutto convincente le varie epoche che hanno contraddistinto questa disciplina, dagli anni '60, passando al temibile gruppo b, fino ai giorni nostri.
Completarla richiederà un buon numero di ore visto la gran mole di eventi oltre a un certo grado d'impegno.
A una prima occhiata infatti, Art of rally può sembrare un semplice arcade dalla guida permissiva.
Lo è in parte, nel senso che tutti posso gioire del suo gameplay.
Approfondendolo nel dettaglio però, ci si accorge di una certa profondità.
Il team ha saputo però creare un perfetto connubio tra simulazione e arcade.
Non siamo di certo alla complessità vista in Dirt rally, ma alla difficoltà più alta occorrerà un'alta conoscenza delle
meccaniche di gioco.
Come si dice: Easy to play, hard to master.
In definitiva continuando il paragone con Lonely mountains, alla fine ho preferito quest'ultimo.
Art of rally paga lo scotto della ripetitività.
Gli eventi randomici non aiutano, spesso mi è capitato di ricominciare un evento e ritrovare lo stesso di uno appena completato.
Quello che mi è piaciuto di entrambi è stata l'esperienza quasi meditativa trasmessa giocandoci.

Non ci sono interventi da mostrare 😔