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Su The Corner of Art History

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Maelstorm

ha pubblicato un'immagine nell'album Arte Moderna

Johann Heinrich Füssli (1742 - 1825)

L'Incubo 1781

75,5x 64 cm

Detroit Institute of Arts USA

Fussl fu un'artista svizzero ed è stato importantissimo per il romanticismo europeo. Questo dipinto in particolare (la sua opera più celebre) fu prodotta in varie versioni.

Ogni versione varia, rispetto al modello originario, per colore e illuminazione. Una celebre versione dipinta nel 1791 si trova al Goethe Museum di Francoforte. L'opera di Detroit fu esposta per la prima volta a Londra nel 1781 alla Royal Academy of Arts dove venne acquistata per sole 20 guinee (poco meno di 20€ attuali) da un collezionista ignoto.

Questo dipinto inoltre venne esposto con una poesia scritta da Erasmus Darwin (nonno del più famoso naturalista Charles) con questi versi:

"Così nel suo Incubo attraverso la nebbia serale

Si scaglia il grassoccio Fied o’er fen, e il lago e la palude;
Cerca una ragazza da amare oppressa dal sonno,
Posandosi, e ghignando sopra il suo seno”

Il dipinto suscita nell’osservatore un grande impatto emotivo. Il corpo della donna pare privo di sensi e il demone, accovacciato sopra di lei sembra averle sottratto la vita. Lo sguardo del demone dal colore bruno è inquietante e pare nell’atto di lasciare la sua vittima per poi avventarsi su di noi. La dormiente è illuminata per quasi la totalità del corpo ed è abbigliata con una veste bianca ampia e dal tessuto sottile che rivela il suo corpo sottostante. Il dipinto rivela una vaga atmosfera erotica che fu oggetto di riprovazione in occasione delle prime esposizioni dell’opera.

Il resto del dipinto è immerso nell’oscurità dalla quale emerge sul fondo una tenda pesante dal colore rosso scuro. Da questa tenda emerge la testa grigia e nera di una cavalla dagli occhi bianchi. Il resto dell’arredo è illuminato debolmente ed emerge, quindi, dall’oscurità rivelando colori bruni. La coperta che si intravede sotto il corpo della giovane è l’unico elemento dai colori vivaci, giallo e arancio. Il telo cade a terra e diventa rosso fuoco, allusione, forse, alla componente erotica del dipinto. Il modellato dei corpi è volumetrico e, grazie alle luci direzionate e fantastiche, vengono messi in rilievo solamente dei particolari degli altri personaggi. La luce rivela, come emergenti dal buio della notte, i volti e parti del corpo della cavalla e del demone.

Lo spazio tridimensionale, suggerito dal dipinto L’incubo di Johann Heinrich Füssli, è rivelato dal chiaroscuro e dalla sovrapposizione dei corpi dei personaggi. La profondità è limitata allo spazio che viene occupato dalle figure e dalla tenda di fondo, quindi, pochi metri. È uno spazio contratto sul primo piano dei personaggi grazie al buio che nasconde il resto dell’ambiente. Riusciamo ad intravedere solamente qualche arredo, a sinistra e ci rendiamo conto di trovarci all’interno di una stanza. Lo spazio fisico sfuma, quindi, nello spazio dell’incubo rappresentazione della mente della donna dormiente.