Vectorman98 ha scritto una recensione su Energy Breaker
Esiste un JRPG perfetto? Forse l'ho trovato.
Grafica
Unica nel suo genere su Super Famicom. Nessun titolo di questo tipo può dire di essersi avvicinato allo stile di Energy Breaker. La visuale isometrica è stata ampiamente utilizzata in altri titoli: il primo tra questi che spicca è sicuramente Super Mario RPG; quest'ultimo utilizzava però ambientazioni e personaggi prerenderizzati. Ad aggiungere unicità alla grafica, anche il character design: non penso di aver mai visto un titolo con degli sprites così diversi come questo. Ed è forse anche questo che ha fatto in modo che restasse impresso in me il ricordo di questa meravigliosa esperienza.
Ma tornando alle ambientazioni... che ambientazioni. L'intero gioco è un piacere per la vista, dal primo villaggio che si visita, all'ultimo dungeon. Sono rimasto a bocca aperta alla vista, in particolare, della foresta che si esplora ad inizio gioco quando ho notato con che cura avevano riprodotto la luce che filtra tra le piante, le piante stesse, il ruscello che passa sotto i ponti... Potrei andare avanti ad illustrare tutti i luoghi del gioco e sarei sempre e comunque estremamente positivo nella descrizione.
Personaggi, animazioni, nemici, attacchi sono altrettanto fantastici. Mai una volta ho sentito il desiderio di avere un tasto per saltare le animazioni di alcuni attacchi, in quanto veramente ben realizzate.
10/10
L'intera estetica è già pura poesia ma, per quanto impossibile possa sembrare, migliora ulteriormente grazie al...
Sonoro
Ebbene sì. Personalmente la grafica può anche essere brutta per me in un JRPG, ma la colonna sonora DEVE essere bella. E qui non delude.
Andando per gradi, dicevo che la colonna sonora rende l'estetica ancora più bella: vale anche il viceversa, musica e grafica si amalgamano perfettamente creando un'esperienza sensoriale doppia davvero fantastica. Sembra quasi impossibile scindere i due ambiti, tanto sono ben intrecciati.
Con una qualità audio davvero eccellente, viene presentata quella che è una delle migliori colonne sonore della quarta generazione... o di sempre, almeno per quanto riguarda la mia esperienza. Una varietà di tracce davvero azzeccate per le ambientazioni, i personaggi, le battaglie... E quando si pensa di aver ormai sentito tutti gli stili possibili in questo gioco, ecco che salta fuori a sorpresa qualcosa di assolutamente imprevedibile, più di una volta.
Anche alcuni effetti sonori sono degni di nota, dal delicato scrosciare dell'acqua nei ruscelli ai decisi e forti effetti degli attacchi.
Molte tracce rimangono ormai tra le mie preferite di sempre e difficilmente verranno rimpiazzate.
10/10
Dunque, un sonoro praticamente perfetto. E se dicessi che di questo ne beneficia pure la prossima parte?
Storia
Si dovrebbe notare un filo conduttore ormai. E continuerà ad esserci anche nella sezione successiva.
Sull'isola di Zamlia, una giovane ragazza di nome Myra ha recentemente perso la memoria. Dopo essersi riposata in un paese di nome Olga Town, viene a sapere che è appena arrivata una veggente; in seguito ad una chiacchierata con questo personaggio, verrà detto a Myra che una persona di nome Leon, il Generale del Vortice, sarà essenziale alla ragazza per recuperare la memoria; così inizia il viaggio di Myra... E qui mi fermo, non voglio dilungarmi troppo e togliere il piacere di esplorare questa storia.
Premessa piuttosto semplice, con uno sviluppo veramente intricato e fantastico. Non posso dire altro, posso soltanto aggiungere che questo gioco espone un racconto davvero bello, ben studiato, con pochissime, se non addirittura inesistenti, forzature.
Non penso di poter dire quanto sto per dire per alcun altro JRPG da me giocato: ogni personaggio è ben caratterizzato, nessuno è poco studiato o "vuoto". Non credo nemmeno di poter dire che c'è un personaggio che spicca sugli altri, in quanto ognuno di essi ha momenti in cui brilla. Forse il mio preferito è uno degli antagonisti, Parasite, ma probabilmente perché adoro la musica che accompagna ogni sua comparsa, e potrei dire esattamente lo stesso per Limitz. E per quanto riguarda i protagonisti... non posso scegliere. Ho adorato Myra dal primo momento, non si riesce ad odiare un personaggio del genere; poi si incontrano il dottor Lenardo ed il suo robot Gulliver, si conosce la loro storia e non si può che arrivare ad adorarli entrambi; e poi ancora Star, che a prima vista mi sembrava il personaggio peggiore, arriva ad essere alla pari degli altri nel giro di poco, e lo stesso si potrà dire poi di Dorothy.
Come dicevo prima, la musica fa tanto per la storia. Oltre che ad essere il punto focale in più parti del gioco, alcuni momenti che avvengono all'interno del racconto vengono enormemente amplificati dalla musica. Parasite, di nuovo, fantastico personaggio grazie anche al suo tema "Berserker", Lenardo con il suo laboratorio viene sempre rievocato ogni volta che si ascolta "Young Prodigies"...
Ripeto, ne beneficia un sacco la storia da questo punto di vista. E se i personaggi non bastano a rendere interessante la storia, ci penseranno tutti gli eventi che accadono.
Piccola nota aggiuntiva, una cosa veramente surreale in un JRPG è il fatto che si conoscano un sacco di personaggi, ma sorprendentemente nessuno condivide il nome. Qui ci sono due personaggi con lo stesso identico nome.
10/10
Gameplay
Non penso ci sia descrizione migliore per Energy Breaker: un vero Tactical JRPG. Nel gioco non si è troppo ristretti come in un Bahamut Lagoon o un Front Mission, mentre le battaglie ricalcano molto lo stampo dei tactics, prolungandosi per un bel po' di tempo rispetto ai fulminei scontri dei classici JRPG.
La parte esplorativa è ciò che ci si può aspettare da un JRPG tipico: ci si sposta da una zona all'altra sulla mappa, si parla con gli NPC - si può anche scegliere se parlare in modo scontroso, amichevole o indifferente (funzione poco esplorata, ma che non toglie nulla al gameplay) - e si preme A di fronte ad ogni oggetto immaginabile alla ricerca di qualcosa di interessante.
Ed in battaglia... wow. Il sistema di combattimento si basa sui cosiddetti Balance Points, valori numerici che stabiliscono il numero di azioni che si possono compiere in battaglia. Muoversi, usare una tecnica, un oggetto o anche essere colpiti riduce i BP (nell'ultimo caso, fino alla fine della battaglia, a meno di curare il personaggio attaccato). Questo vale anche per i nemici, di conseguenza aiuta certamente studiarli tutti nei minimi particolari: a differenza di altri titoli, a volte in Energy Breaker conviene dividere gli attacchi in modo da ridurre i BP di più avversari e limitare le loro azioni, piuttosto che concentrare ogni punto a disposizione su un solo nemico.
Ogni personaggio ha a disposizione delle tecniche da imparare: queste vengono apprese durante il combattimento se il personaggio ha i valori richiesti nei quattro elementi, fuoco, acqua, terra, vento, ciascuno con una parte luce ed una oscurità. Ogni volta che si sale di livello, si aggiunge un punto ad uno di questi otto indicatori, con un minimo di zero ed un massimo di sette per ciascuno. Il gioco provvederà a far sapere quali tecniche impareranno certi personaggi, costellando le mappe di grimori contenenti i requisiti.
E le tecniche rispecchiano i personaggi: Shot, il tipico attacco a distanza del gioco, è rappresentato da un fulmine che cade dal cielo per Myra, mentre Lenardo utilizzerà il robot Gulliver per sparare un missile, e così via per gli altri personaggi. Nessuno di questi, a proposito, è inutile in battaglia, considerando che alcune tecniche sono disponibili solo ad alcuni personaggi. Inoltre, ogni tecnica è importante, anche quelle che apparentemente sembrerebbero inutili; una di queste, in particolare, era stata da me reputata una delle peggiori, fino a quando non ho avuto modo di provarla nuovamente verso la fine, quando cioè mi sono accorto che era, in realtà, completamente rotta.
10/10
Longevità e rigiocabilità
Circa 30 ore. Pensare che un gioco così pesante per quanto riguarda il comparto tecnico sia anche in grado di donare un'esperienza lunga il giusto è fantastico. Pare inoltre quasi inutile da aggiungere, ormai si sarà capito che adoro questo gioco, ma mai una volta mi sono trovato a dire di essere stufo di quanto stavo facendo. Molto spesso mi capitava di dire "ma come, sono già passate due ore?"; è difficile che a fine partita il mio primo pensiero sia di sperare che arrivi presto il prossimo momento libero per poter continuare. Con Energy Breaker è successo più di una volta. Ad aiutare il tutto, come già detto, sono la storia e il gameplay, i quali mai mi hanno fatto desiderare che il gioco finisse presto, tanto ero coinvolto dalle meccaniche e dai meravigliosi momenti che vengono presentati.
Non smetterò mai di dirlo... Ogni JRPG dà un sacco di libertà e, di conseguenza, un sacco di rigiocabilità. Come dicevo nella parte sul gameplay, alcune meccaniche possono essere sfruttate in modo tale da rendere il gioco estremamente facile: sta al giocatore decidere se sfruttarle o meno. Inoltre, ogni battaglia deve essere fatta necessariamente solo la prima volta, di conseguenza è sempre possibile fare una run con il minimo di battaglie richieste; dall'altra parte, si può cercare di maxare ogni personaggio, facendo in modo di avere 7 in ogni elemento, o ancora, si può sperimentare senza utilizzare i grimori, lasciando così al caso la scoperta delle combinazioni che permettono di sbloccare determinati attacchi.
Rigiocarlo un'altra volta allo stesso modo resta comunque una più che valida opzione.
10/10
In conclusione, IL gioco per Super Famicom. Perfettamente amalgamato in ogni aspetto. Mi sono sforzato in lungo e in largo per trovare un difetto, ma pare impossibile. Quasi odio ammetterlo, ma molti dei miei titoli preferiti svaniscono se paragonati ad Energy Breaker.
Voto assegnato da Vectorman98
Media utenti: 10
iKuras
Mai sentito ma sembra carino, me lo segno
Nappone il Porcellone
Mi hai incuriosito, anche se ho skyppato a pie' pari la sezione storia che me lo voglio giocare in blind