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Max Puliero, l'italiano che ha lavorato a Dark Souls 3 - intervista

Per un italiano arrivare a lavorare nel settore dei videogiochi non è semplice. Pur eccellendo nel design e nella moda, l'Italia non è infatti ancora riuscita a imporsi in questa industria, nonostante stile e creatività ne siano al centro. Ma ci sono alcune eccezioni.



Andrea Pessino, nonostante le controversie di The Order 1886, è un profilo molto conosciuto in tutto il mondo; la milanese Milestone contende a Codemasters il ruolo di principale attore nel segmento racing e Massimo Guarini è balzato agli onori delle cronache per aver diretto Shadow of the Damned di Grasshopper Manufacture e aver creato Murasaky Baby.



Ma questi non sono gli unici. C'è un esercito di persone che, infatti, potrebbe aver lavorato a produzioni giapponesi senza comparire nei titoli di coda. Perché? Perché in Giappone si fa così.
Ce l'ha detto Massimiliano "Max" Puliero, un ragazzo nato a Verona che ha lavorato per tre anni presso From Software e ha disegnato personalmente alcuni dei personaggi più amati e riconoscibili di Dark Souls 3. Non lo sapevate? Ve lo avevamo detto che i giapponesi hanno questo problema con i credits!

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1 ottobre 2016 alle 10:50

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Perlomeno all'estero qualche soddisfazione italiana la abbiamo. Complimenti vivissimi, ha animato due scene di un impatto pazzesco, deve essere stato incredibilmente soddisfacente vederle mostrate nel primissimo trailer del gioco.