L'ardua sfida di Capcom per sfondare in Occidente ha portato ad un Monster Hunter molto diverso - articolo
Come se non fosse stato già abbastanza evidente nel momento in cui Capcom l'ha mostrato per la prima volta, l'ultimo Monster Hunter sarà leggermente diverso. Monster Hunter World, che ha rinunciato al tradizionale debutto giapponese della serie per uscire allo scoperto durante la conferenza di Sony all'E3 di quest'anno, è un'ardua sfida nei confronti dell'Occidente, nel tentativo di conquistare un pubblico a lungo corteggiato. Riuscirà a farlo? Non ne siamo del tutto convinti, ma in realtà la cosa non è così importante, visto che in ogni caso, Monster Hunter World ha portato dei cambiamenti alla serie che sono stati ben accolti.
La prima novità è, ovviamente, già di per sé la piattaforma. Dopo essere trascorsi circa dieci anni da quando Satoru Iwata annunciava per la prima volta il notevole colpo di mano da parte di Nintendo, nel tentativo di strappare la serie dalle mani di Sony con Monster Hunter Tri uscito per Wii, giocare di nuovo un titolo della serie su una console PlayStation può sembrare piuttosto strano, anche se si tratta di una specie di ritorno a casa per la serie. Negli ultimi anni, abbiamo visto Monster Hunter scavarsi la sua strada nel cuore del 3DS e questo salto da Generations per console portatile a World, ci ha davvero fatto aprire gli occhi.
Si è creata un po' di confusione attorno a questo annuncio, in particolare riguardo al motivo per cui non ci fosse il numero 5 affianco al nome, anche se apparentemente si tratterebbe del quinto capitolo principale della serie, diretto dal team della quarto e di 4 Ultimate, di ritorno in seguito all'uscita di Generations. In realtà però, il salto generazionale è sembrato ben più ampio di un semplice aumento di cifra nel titolo. I panorami sono vasti, complessi e meravigliosi (non che i suoi predecessori fossero da meno, come dimostra la versione up-scalata di XX su Switch), ma il miglioramento più importante riguarda il modo in cui questi adesso sono tutti collegati tra di loro, senza più essere divisi da schermate di caricamento.
