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Smash Bros. Ultimate rappresenta davvero un salto in avanti generazionale per Switch? - analisi tecnica

Con Switch come unica piattaforma su cui concentrarsi per il loro ultimo titolo, gli sviluppatori di Namco Bandai e Sora Ltd. hanno potuto creare il capitolo più ricco di Super Smash Bros. mai uscito. Dal punto di vista grafico, Super Smash Bros. Ultimate è la più bella incarnazione del franchise di sempre: il roster di 75 personaggi e i molteplici scenari hanno goduto di texture rinnovate e di un nuovo sistema di illuminazione, rispetto alla release per Wii U di quattro anni fa. Si tratta di un ottimo sequel che offre un notevole salto di qualità sia rispetto alla versione precedente per console casalinga che, in modo ancora più impressionante, a quella per portatile. Nelle ultime settimane abbiamo analizzato approfonditamente il titolo sotto ogni punto di vista cercando di capire cosa lo rende migliore (e cosa no) delle ultime due versioni uscite sul mercato. È sicuramente un prodotto di altissimo livello ma è davvero il miglior Smash mai creato?



Prima di tutto, proviamo a mettere questo nuovo progetto nella giusta prospettiva. Con un peso di 14GB, Ultimate contiene tutti i personaggi, le modalità e gli scenari mai apparsi nella storia della serie (inclusi gli assenti dei capitoli WiiU e 3DS come gli Ice Climbers e Solid Snake). Le console di precedente generazione avevano rinunciato agli Ice Climbers perché lo sviluppatore, HAL, voleva mantenere una parità nel roster per entrambe le piattaforme. Nintendo 3DS, infatti, aveva problemi a renderizzare due personaggi per un singolo giocatore a causa di alcune limitazioni tecniche che, di conseguenza, hanno sancito la rimozione degli Ice Climbers anche sulla console casalinga. Su Switch? Beh, tutto è tornato alla normalità, nonostante alcuni aspetti del gioco rendano questo personaggio ancora un po' complicato. Ne riparleremo più tardi ma, in linea di massima, questa versione ci da la possibilità di giocare a Smash come, dove e quando vogliamo.



Perciò cosa ha cambiato e cosa ha lasciato invariato, l'arrivo di Ultimate? In confronto alla versione Wii U, c'è una grande differenza nel metodo di illuminazione. Il director Masahiro Sakurai e il suo team potevano tranquillamente riposare sugli allori offrendo un porting diretto del gioco per Wii U su Switch che, per molti, sarebbe bastato. Gli sviluppatori, però, si sono spinti molto oltre. Per cominciare, il modello di illuminazione è stato drasticamente migliorato, donando ad ogni stage un aspetto molto più nitido, colorato e vibrante. Sia la versione corrente che quella last-gen giravano ad una risoluzione nativa di 1920x1080 sulla TV ma, nonostante questo, la nuova illuminazione offre a Switch una presentazione più brillante e pulita.

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28 dicembre 2018 alle 17:10