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EA ed Epic Games hanno fatto una figuraccia di fronte al Parlamento britannico?

"Se fossi un genitore preoccupato dall'utilizzo che mio figlio fa di Fortnite penso che il sentire le vostre testimonianze non mi convincerebbe in alcun modo del fatto che questa sia una questione che vi interessa". La frase che Damian Collins, membro del Digital, Culture, Media and Sport Committee, ha pronunciato dopo aver ascoltato le dichiarazioni di alcuni rappresentanti di EA ed Epic Games sono l'emblema di un incontro tra governo e industria videoludica che può facilmente essere bollato come un fallimento.



Vi abbiamo già parlato di alcune perle dell'incontro e tra tutte spicca sicuramente l'incredibilmente inadatto paragone tra loot box e ovetti Kinder Sorpresa proposto da Kerry Hopkins di EA che ha candidamente affermato che la compagnia "non le chiama loot box ma meccaniche a sorpresa". D'altronde "alle persone piacciono le sorprese. Pensiamo che il modo in cui abbiamo implementato queste meccaniche sia piuttosto etico e divertente. Non sono gioco d'azzardo e non siamo d'accordo con il fatto che ci siano prove che dimostrano che spingano verso comportamenti di quel tipo".



Come segnalato da Eurogamer.net il problema generale di questo incontro risiede in due atteggiamenti che hanno caratterizzato sia EA che Epic: chiusura e disinteresse.



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24 giugno 2019 alle 10:50