Annabelle 3 - recensione
Quella di James Wan e Leigh Whannell è la storia di una lunga amicizia, si sono incontrati alla scuola di cinema e hanno inventato la saga milionaria Saw, otto film dal 2004 in poi, che hanno detto qualcosa di nuovo all'interno di un genere bisognoso più di altri di continui aggiornamenti. Si sono alternati nei ruoli di registi, sceneggiatori, produttori e anche (per Whannell) attore. Poi a partire dal 2010 c'è stata la serie di tre film Insidious, in cui hanno incontrato Patrick Wilson, che è diventato poi protagonista della serie The Conjuring, anche qui tre film (il terzo è in lavorazione) dal 2013 in poi, affidata al solo James Wan (la cui carriera come regista è poi decollata con Fast &Furious 7 e Aquaman, in cui si è portato proprio Wilson). Va segnalato che Whannell da solo ha realizzato l'assai più interessante Upgrade. Il filone The Conjuring ha raccontato la storia di un'incredibile coppia vera, i coniugi demonologi Ed e Lorraine Warren, coppia di ferro nel campo del sovrannaturale, lei medium, lui esperto anche di esorcismi, lei classe 1927 morta quest'anno (lui era scomparso nel 2006). I personaggi sono stati affidati a due discreti attori con Patrick Wilson e Vera Farmiga, che con qualche sprazzo di humor (lui inguaribile ottimista), sono stati protagonisti di alcuni accettabili film.
Ci sono state poi varie altre narrazioni. Abbiamo così avuto The Nun, prequel di un personaggio comparso nel secondo The Conjuring, e anche La Llorona viene considerato uno spin-off della saga, che ha accennato anche un aggancio ad un'altra serie di successo come Amityville Horror. Soprattutto c'è stata la serie Annabelle, considerata sia prequel sia spin-off, che ha come protagonista un soggetto classico, un'inquietante bambola, non proprio classicamente biscuit ma più spaventosa (a margine pensiamo che il mercato di questi giocattoli sia stato rovinato dai film horror, chi mai comprerebbe una di quelle delicate bamboline, temendo di vederla sbattere le palpebre o di ritrovarsela con un sorrisetto sarcastico?).
In Annabelle 3, ritroviamo i Warren che avevano incontrato l'orrida bambola durante i fatti di The Conjuring - L'evocazione, mentre la trasportano a casa loro, per porre finalmente un freno al suo oscuro potere. Là, chiusa in una teca dopo essere stata benedetta, rimarrà al sicuro nella famosa stanza di mirabilie horror, in cui i Warren hanno raccolto tutti gli oggetti malefici che gli spiriti cattivi hanno usato per fare del male a qualche innocente umano. I due (come nella realtà) hanno una figlia, una mesta bambina sui 10 anni, saggia e avveduta visto l'ambiente in cui è cresciuta, solitaria perché il mestiere dei suoi genitori, che sono diventati delle celebrità, attira il sarcasmo o il timore dei compagni di scuola. Un giorno, incautamente, i due devono assentarsi e lasciano Judy con la fidata baby sitter, una seria ragazza, che però ha un'amica assai sciocca, Daniela (lo sarà poi per davvero?o), che è irresistibilmente attratta dalla stanza chiusa da molte serrature. Dubitiamo forse che riuscirà a entrare e a liberare Annabelle, che richiamerà in vita ogni maligno oggetto, scatenando una mortale caccia alle ragazze? Ma non preoccupiamoci, in fondo sappiamo che basta un padrenostro e un crocefisso, per sconfiggere il maligno (per la gioia di certi nostri politici). Che poi fa pure le pulizie.

HedenVegas
Amo il the conjuring universe, ma the nun e llrona sono due abomini di film