Monster Hunter World: Iceborne - recensione
Monster Hunter World: Iceborne è duro, freddo e inospitale come le Distese Brinose, la nuova regione che dobbiamo esplorare in questa nuova avventura. Iceborne è un'espansione pensata per i veterani della serie, per dare loro modo di mettere nuovamente alla prova le proprie abilità di cacciatori. Una volta avviata l'avventura scopriamo che nuovi mostri e vecchie glorie stanno facendo la fila per testare i loro denti e i loro artigli (e le corna, le code, l'alito infuocato...) sul nostro equipaggiamento nuovo di zecca.
Mettiamoci l'animo in pace: quasi tutto quello che abbiamo accatastato con tanti sacrifici finora, infatti, può essere tranquillamente abbandonato nella Cassa Scorte. In Iceborne debutta un nuovo grado, detto Maestro, che apre nuove esaltanti possibilità in campo bellico. Procedendo con l'avventura abbiamo la possibilità di creare decine di nuove armature dalla resistenza crescente, in grado anche di conferire al nostro guerriero nuove abilità. Grazie ad un sistema di gioielli potenziato, infatti, possiamo decidere di specializzare ancora di più il nostro cacciatore, migliorando i suoi bonus di attacco o la sua resistenza difensiva. O in alternativa di provare a mettere qualche pezza ai nostri punti deboli.
Questo perché in Iceborne non siamo costretti a fronteggiare "semplicemente" i mostri autoctoni delle Distese Brinose, ma anche una versione piuttosto arrabbiata di quelli che abbiamo affrontato decine di volte in World. Velkhana, il nuovo Anziano che si è risvegliato nelle Distese Brinose, infatti, ha deciso di farsi una scampagnata anche nel Nuovo Mondo e di sconvolgere i delicati equilibri delle terre che oramai potevamo chiamare casa. Ecco, dunque, che dovremo riattraversare la Foresta Antica o le Guglie Selvagge alla ricerca sia delle tracce dell'Anziano sia alla scoperta di nuove varianti dei soliti mostri, come l'Odogaron d'Ebano, o di vecchie conoscenze che tornano a salutarci dai vecchi capitoli della serie, come il Nargacuga.
