Dieci anni di NieR - articolo
NieR, ultimo gioco sviluppato da Cavia (inglobata poi in AQ Interactive), è stato pubblicato nel 2010 da Square Enix. È il terzo gioco facente parte del brand di Drakengard, nonostante l'ideatore Yoko Taro non abbia scritto per Drakengard 2. Apparentemente è un action rpg che ammicca, con energia, a Zelda. La versione Gestalt vede un padre cerca di salvare la figlia Yonah da una misteriosa malattia; Replicant, la versione per il mercato orientale, ha per protagonista il fratello della ragazzina.
L'edizione remaster di NieR: Replicant permetterà a molti di recuperare quello che, insieme al predecessore Drakengard, è un cult che parla di alienazione e perdita. Chi avesse avuto la fortuna di giocare NieR: Automata, saprà già di che tipo di atmosfere e racconti si parla e può dunque comprendere l'energia trascinante di questi videogiochi.
Ma parlare di NieR, innanzitutto, significa confrontarsi con l'autorialità che sta a monte dell'opera. Chi è Yoko Taro, in fondo? Una mano per niente invisibile, che si diverte nel mostrarci la struttura dei suoi giochi per poi mischiare le carte. Un uomo nascosto dietro l'inquietante maschera di Emil, uno dei suoi personaggi più dolceamari. Un game designer fantasioso che, nonostante i limiti tecnici, ha costruito con passione le sue bizzarre e grottesche narrazioni. Sicuramente un'artista d'avanguardia. Yoko Taro, colpevole di aver costruito giochi dal gameplay balbettante, ha il merito di aver sempre donato al medium dei prodotti unici.
