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Dishonored e lo stealth secondo Harvey Smith: il genere non attira perché troppo lento e punitivo

Nel panorama videoludico sono sempre meno i titoli stealth e a quanto pare dietro c'è un buon motivo per il creatore di alcuni titoli del genere, tra cui Thief e Dishonored, ovvero Harvey Smith.



Attraverso una lunga intervista concessa durante il Fun & Serious Games Festival di Bilbao, le domande hanno toccato diversi argomenti, (tra cui il fatto che per Smith Bethesda e Microsoft sono "partner ideali"); il creatore di Dishonored parla della storia del franchise e di come lo studio ha voluto introdurre un diverso approccio non solo stealth al gioco.



"Dishonored doveva essere una sorta di tributo a Thief. Raphaël Colantonio e io ci siamo seduti con Doug Church e gli abbiamo chiesto: 'Doug, se dovessi fare di nuovo Thief cosa faresti di diverso?' E lui ha risposto: 'Penso che non vorrei costringere il giocatore a muoversi lentamente'. Questo ci ha influenzato molto perché nel gioco ci si può sia muovere lentamente, accovacciarsi, nascondersi ed evitare il campo visivo delle guardie. Ma è anche possibile muoversi velocemente con i giusti poteri. Non ne ho parlato poi molto, ma questa conversazione è stata molto decisiva per entrambi perché non abbiamo forzato il lato stealth".



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6 gennaio 2021 alle 17:40