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La rigiocabilità è sopravvalutata, secondo il creatore di A Way Out

Quelle pronunciate durante un'intervista da Josef Fares, creatore di A Way Out e It Takes Two, sono sicuramente parole destinate a far discutere a lungo: a domanda specifica infatti il game designer ha parlato della rigiocabilità, definendola un fattore pesantemente sopravvalutato.



“La rigiocabilità cela insidie, dovremmo essere tutti molto accorti nel parlarne, perché le statistiche riportano come i giocatori non finiscano nemmeno i giochi. La parte insidiosa è che tutti, recensori compresi, parlano della ‘rigiocabilità'. Chi è che rigioca effettivamente i titoli? Forse una piccola percentuale di persone. Dovremmo focalizzarci sul far finire i giochi alle persone”.



Un discorso più che sensato, soprattutto considerata la longevità di molti titoli e la voglia di molti appassionati di provare quanti più prodotti nel minor tempo possibile. C'è però un elemento che Fares non ha preso in considerazione: per quanto forse insidiosa, rigiocare un titolo è spesso necessario per ottenere tutti i trofei, fattore sicuramente da non trascurare nonostante per molti possa essere irrilevante. Quanti videogiochi avete rigiocato ultimamente?

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7 marzo 2021 alle 14:40

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Io se un titolo non è rigiocabile sicuramente non lo prendo a prezzo pieno. La rigiocabilità non è solo presenza di bivi narrativi, ma proprio una cosa connaturata al gameplay. Halo è estremamente rigiocabile, ad esempio, come anche Devil May Cry o BioShock. O anche Quake e DooM. Quindi per me è una cosa fondamentale.

 

Dipende sempre, se tipo devil may cry mi diverto a rigiocare con stile e personaggio diverso ben venga, se invece devo rigiocare 10 ore uguali per un filmatino diverso no

 

E' lo stesso discorso che si fa con la longevità di un gioco. L'importante non è quanto dura/quanto è rigiocabile un gioco... l'importante è che se dura tanto, deve essere sviluppato in modo che la rigiocabilità/longevità siano parte integrante del gioco. I più famosi esempi di longevità ben fatta sono ovviamente Skyrim o Zelda BOTW, dove ogni maledetta ora passata è sempre una nuova scoperta, non c'è nessun allungamento del brodo. Esempi di rigiocabilità li avete fatti qui sopra (devil may cry su tutti), ma aggiungerei anche i vari Souls, dove la rigiocabilità è praticamente parte integrate dell'avventura.