Trobar clus a proposito di Dragon Age: Inquisition
Comunque più lo rigioco, più faccio fatica a comprendere dove questo gioco sbagli. Il combattimento, alzata la difficoltà, è anche divertente e ti spinge ad usare sia la pausa tattica che il controllo diretto dei personaggi, e le mappe sono divertenti da esplorare - anche se un po' troppo legate agli indicatori.
Anche la gestione di Skyhold è una sorta di potenziamento estremo della base di Baldur's Gate 2, ma... Forse il problema è qui.
Il viaggio, in Baldur's Gate e Dragon Age (e anche in Mass Effect, a dirla tutta), era gestito meglio. Era qualcosa che il giocatore compiva in quanto protagonista della storia, non in quanto Inquisitore. Cosa voglio dire? Tutte le cose che si compiono in Inquisition sono operazioni per conto dell'Inquisizione. E fin qui ok. Il problema è che la struttura pensata da BioWare rende la narrativa sconnessa. Facciamo un esempio: dobbiamo andare a Val Royeaux, che si trova lontanissima da Skyhold. Andiamo a Val Royeaux e, dopo un breve incidente diplomatico, dobbiamo già ritornare nella nostra fortezza. Mi immagino questo disgraziato di Inquisitore che si è fatto millemila chilometri per poi dover subito ritornare a casa. E questo vale per tutte le località che noi raggiungiamo. Non c'è davvero un senso del viaggio e nemmeno un senso del tempo. Con Gerryddio discutevo in live che forse Inquisition è troppo legato alle logiche del videogioco, mentre spesso i giochi di ruolo più riusciti vogliono innanzitutto essere delle simulazioni più credibili. L'esempio che faccio più spesso a riguardo è l'inventario di Ultima VII in cui bisogna spostare manualmente tutti gli oggetti contenuti nel sacco, come se fossimo noi stessi a frugare con la nostra mano. Aumenta tantissimo l'immersione e soprattutto ci tiene incollati al gioco. Il gioco diventa una realtà a parte. E in Ultima VII (ma anche in Baldur's Gate o in The Elder Scrolls/Fallout/Starfield/The Witcher e tanti altri) il senso del tempo è fondamentale. Ci permette di fare cose inutili come andare a dormire per il gusto di farlo, o ci mette molta pressione per fare o non fare qualcosa (ad onore del vero in Ultima VII dormire e mangiare è necessario, se non vogliamo far morire i nostri personaggi ). Quando questi dettagli sono gestiti male, invece, ci troviamo a completare le missioni seguendo la lista della spesa. Che è quello che ogni tanto succede ad Inquisition.
Forse è solo un dettaglio e devo dire che più gioco Inquisition, più lo guardo con simpatia perché non mi dà l'impressione di essere un gioco sviluppato contro voglia. Anzi, si è preso più critiche ingiuste di quelle che si meritava. Però mi chiedevo come fosse possibile che giochi con più problemi mi abbiano divertito immensamente di più e questo, che tutto sommato rispetta abbastanza bene i canoni di BioWare, ogni tanto diventi davvero "troppo".
Le missioni principali e alcune secondarie sono davvero belle, comunque, e la "magia" di BioWare è ancora in larga parte presente. Siamo un po' più di credito ad Inquisition e aumentiamo la difficoltà quando lo giochiamo, grazie.
Orazio
Un po' OF, il mio problema è che vorrei tanto arrivare alla fine di DAO, però ogni volta che andavo avanti succedevano sempre robe scollegate dal gioco che mi portavano a formattare il PC, ergo mi toccava ricominciare da capo (e non è un titolo proprio leggero).
Vorrei arrivare tanti a Inquisition ma ho 'sto enorme scoglio, dopo aver ricominciato il gioco tipo 15 volte, mi son stancato
Orazio
@Trobar clus a me è sempre piaciuto un botto, però a 'na certa mi son stancato. Magari un giorno me lo piazzo a difficoltà più semplici e ci riprovo skippando gran parte dei filmati presenti in quelle 20 orette